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 Oltre il
      muro del silenzio  parte
      III di Parsifal 
 Hiroyuki finisce di bere la
      birra che si è portato dietro e fa una piccola smorfia, è diventata
      calda e non è certo il massimo della vita bere una birra che sembra brodo
      ma non si è reso conto del tempo che passava, sta cercando di tenere a
      bada Francesco e la sua voce che gli chiede aiuto.Impresa disperata.
 Riprende in mano la matita per continuare il suo disegno e improvvisamente
      i fogli si muovono sotto le sue dita.
 Allontana la mano di scatto ma loro continuano a girare lo stesso come se
      il vento si fosse messo a giocare proprio li sopra per infastidirlo
      ulteriormente.
 Forse.
 Ma lui sa benissimo che non è il vento.
 Con un sospiro di rassegnazione prende in mano la matita e la appoggia sul
      foglio.
 Improvvisamente il vento si calma e, senza la minima esitazione, la matita
      comincia a muoversi velocemente.
 Come sempre sente prima le parole nella sua mente e poi le vede tracciate
      sul foglio.
 E riconosce l'inconfondibile calligrafia di Francesco.
 "Perché non mi hai scritto che sei lo zio di Raphael? " formula
      la domanda con il pensiero e Francesco gli risponde immediatamente:
 " Non volevo che questo condizionasse il tuo giudizio su mio nipote,
      speravo che ti piacesse ed è proprio quello che è successo."
 " Perché sono qui?"
 " Ho bisogno di te, devi parlare di me a Raphael, lui non è come te,
      la sua mente è una lavagna nera ed impenetrabile per me, so che prova
      compassione e pietà... voglio che conosca la mia storia, la mia VERA
      storia."
 Un gemito sommesso accompagna quelle ultime parole, Hiroyuki si ferma un
      attimo, lo sapeva che era una cosa del genere... e lui ODIA parlare di se
      stesso alla gente... soprattutto di "quello".
 " Come pensi che possa reagire a una cosa del genere? Un conto è
      credere agli spettri e un conto è credermi quando gli dico che sono in
      contatto con suo zio... andiamo, non è mica scemo!"
 " No, non lo è... e non lo sei nemmeno tu. Eppure credi in me...
      fidati di me, tu gli paici, gli piaci molto...
 ti ascolterà..."
 Si interrompe improvvisamente, lasciando il pensiero a metà, Hiro alza la
      testa verso il laghetto e, dalla parte opposta vede arrivare Raphael.
 Nella luce della sera i capelli sembrano un manto d'argento, il viso ha
      un'espressione così tenera da farlo sciogliere.
 Chiude improvvisamente il quaderno e lo vede attraversare il ponticello
      con una lentezza esasperante.
 Si ferma davanti a lui in perfetto silenzio e gli scioglie la coda che è
      appoggiata negligentemente su una spalla.
 Accarezza lentamente la nuca con le dita per poi passarle tra quella seta
      nera che fa scorrere lentamente sulla mano, avvicina il viso al suo e gli
      sfiora le labbra una volta, due... dei tocchi così dolci e delicati da
      far sciogliere immediatamente tutta la tensione che ha provato quando lo
      ha visto arrivare da quella stradina.
 E sente anche qualcos'altro che si scioglie quando Raphael incolla la
      bocca alla sua e lo bacia.
 Dire che rimane allibito non rende bene l'idea.
 La corte serrata e senza pudore di Raphael lo divertiva e irritava allo
      stesso tempo.
 Divertiva perché, in fondo, l'immagine di " conte perfettino "
      che  si era fatto di lui si stava sgretolando sotto i suoi occhi,
      dall'atteggiamento irriverente e anticonformista di quel ragazzo troppo
      giovane per portare il peso di un simile eredità.
 Irritante perché... gli riusciva sempre più difficile resistergli.
 Come adesso ad esempio.
 Sa che dovrebbe alzarsi fingendosi arrabbiato e anche schifato forse.
 In fondo Raphael non sa che anche a lui piacciono i ragazzi... ma tutti i
      suoi pensieri si scontrano contro il calore di quelle labbra
      incredibilmente morbide e seducenti, proprio come lui.
 Cerca di tenere bene a mente i motivi per cui dovrebbe ribellarsi... ma
      quando sente il tocco della sua lingua sulle labbra si arrende con un
      sospiro che infiamma ancora di più il conte.
 Hiroyuki alza le braccia e gliele passa attorno al collo mentre Raphael lo
      spinge sull'erba coprendolo con il proprio corpo.
 
 Si muove sensuale su di lui assaporandolo con calma, le mani che vagano su
      quel corpo assolutamente perfetto.
 Dio... quanto lo ha desiderato, rischiava di diventare un'ossessione,
      anzi... lo è già.
 Un'adorabile ossessione.
 Pensa a lui in ogni istante.
 Ha faticato tantissimo a concentrarsi su quell 'accidenti di esame, così
      importante fino a una settimana fa, fino a quando nella sua vita è
      comparso quel ragazzo dai capelli neri come la notte, gli occhi profondi
      come il mare ... si stacca un attimo da quella bocca dolcissima come miele
      e lo guarda, con i polpastrelli accarezza quei lineamenti perfetti.
 Si china a baciarglieli, non ha mai visto una fusione così sublime di
      lineamenti tanto diversi tra loro.
 Un Euro-Asiatico bellissimo.
 Torna nella sua bocca cercando la carezza della lingua che si intreccia
      immediatamente alla sua in un bacio che lascia entrambi senza fiato.
 Il primo a tornare in sé è Hiroyuki, il calore del corpo di Raphael su
      di se, quelle mani che lo accarezzano incessantemente e la bocca che lo
      sta facendo impazzire... deve fermarlo adesso, prima che sia troppo tardi.
 Prima che ceda completamente facendo l'amore con lui lì, sull'erba, in
      quel posto meraviglioso.
 Scioglie le mani dal suo collo e cerca di allontanarlo senza tuttavia
 metterci troppo impegno, se ne rende conto benissimo... ma deve farlo
      smettere anche se non sa ancora come.
 Allontana il viso impercettibilmente ma quel tanto che basta per staccare
      le labbra dalle sue e riuscire a mormorare un flebile - Raphael... no...-
      che chiaramente rimane inascoltato.
 - aspetta, fermati... io non posso... adesso no...- parole che si perdono
      nella sua bocca, nel suo respiro affrettato, nella sua più che evidente
      eccitazione.
 Perché vuole fermarlo? Non se lo ricorda più, le sue labbra sono così
      morbide ... così...
 Ad aiutarlo arriva una massa di pelo marrone con tanto di coda e lingua
      invadente.
 Haico si catapulta su di loro cercando di dividerli e distribuendo
      equamente leccate a tutti e due.
 Per la prima volta da quando Raphael ha comperato i due cuccioli vorrebbe
      disintegrarli con un semplice battito di ciglia.
 Ha ancora il respiro affannato e gli occhi persi in un mare di sensualità,
      eccitazione, desiderio...lo vuole adesso, subito.
 Vuole prenderlo in quel preciso momento e perdersi in lui, annullarsi ed
      impazzire dal piacere.
 Insieme a lui.
 Guarda il cane con frustrazione... non credeva di arrivare fino a quel
      punto, voleva baciarlo, certo... e vedere se il suo sapore era così
      fresco ed intenso come l'aveva immaginato ma non avrebbe mai creduto di
      non riuscire a fermarsi.
 Hiroyuki evita di guardarlo e gioca con il cane facendosi sommergere da
      lui e rimandando così l'inevitabile spiegazione, anzi, prega che arrivi
      anche Herta per prolungare così il momento in cui saranno soli... ma non
      è Herta quella che arriva... bensì un vento leggero, strano... si guarda
      intorno con sospetto e appena vede il cane che si irrigidisce capisce che
      il suo timore è diventato realtà: Francesco.
 E, come richiamato dal suo pensiero il vento si fa più forte, avvolgendo
      Haico che se ne và, spaventato... lasciando i due ragazzi di nuovo da
      soli.
 " Francesco... io ti..."
 Ma una risata invade la sua mente... già, lui cosa?
 Lo ammazza?
 Che patetico... si stà arrabbiando con qualcuno che non c'è più da
      oltre trent'anni.
 Con un gemito si mette le mani nei capelli... " ma perché proprio
      io?
 Cosa ho fatto per meritarmi tutto questo?"
 Come in risposta alla sua muta domanda sente la mano di Raphael che si
      posa sui suoi capelli in una carezza dolcissima.
 - Bellissimi, non ho mai visto dei capelli così belli prima d'ora...-
      chiude gli occhi, gli basta il tocco della sua mano per eccitarsi di
      nuovo... il suo corpo ricorda ancora il calore e la forza di Rapahel che
      continua lento, con movimenti ipnotici, la sua carezza.
 - Mi piacciono da impazzire, immagino come dev'essere sentirli su di me
      mentre mi abbracci...-
 Lo sente trattenere il respiro ma continua, deciso:
 - Possiamo restare così e continuare fingendo di non provare l'uno per
      l'altro quello che invece proviamo... oppure possiamo mettere fine a
      questa farsa e amarci.-
 Si china su di lui e sostituisce la mano con le labbra, poi continua
      mettendosi di fronte a lui e guardandolo negli occhi:
 - Non so che cos'è quello che sento per tè... ti desidero da impazzire,
      ti voglio così tanto da star male... sei in ogni mio pensiero ogni attimo
      della giornata e non riesco a concentrarmi nemmeno negli esami... però
      non so dare un nome a tutto questo... vorrei provare a farlo con te. Perché
      so che è anche quello che tu desideri.-
 Hiroyuki si sente chiuso in una morsa d'acciaio, è vero, anche lui
      desidera le stesse cose... gli piace da impazzire ma non è tutto qua, lo
      ammira perché è riuscito a restare se stesso nonostante il peso immenso
      del suo nome che poteva schiacciarlo, perché riesce a sdrammatizzare ogni
      situazione e a mettersi sempre nei panni dell'altro... si sta innamorando
      di lui e questo è un dramma.
 Sa che Raphael aspetta una risposta e apre bocca senza sapere di preciso
      cosa dire:
 - ci sono cose di mè che non sai... e che possono farti cambiare idea.
 Io non sono così semplice come credi, io...-
 Ma Raphael lo ferma immediatamente:
 - Tu niente.
 Lo so che non sei semplice... altrimenti non mi sentirei così attratto da
      te, E per il resto, tutto il resto... mi aiuterai tu a scoprirti, un po'
      alla volta.
 Resta con me... -
 E Hiro si sente sciogliere, quella mano che continua incessante ad
      accarezzarlo, la voce dolce e seducente, e il suo odore così pungente e
      particolare... tutto lo spinge tra le sue braccia, cerca di tenere
 a mente quello che lui è realmente, un conte... e anche se adesso questo
      titolo non conta più di tanto tutti i suoi soldi e il suo potere si... e
      poi lui è li con un compito ben preciso e...
 - Al diavolo!-
 Mormora all'improvviso:
 - Al diavolo tutto il resto... si, hai ragione tu, ti voglio anche io,
      voglio restare qui con tè e provare a vedere se tra noi può funzionare,
      ma devi promettermi una cosa...-
 La bocca di Raphael è sul suo viso ad assaggiare, mordicchiare quelle
      labbra troppo invitanti e finalmente sue ma lo lascia parlare ancora un
      po':
 - Non lo saprà nessuno e non per mè... non voglio crearti problemi e
      metterti nei guai... promettimelo...-
 lo mormora tra un bacio e l'altro, mentre con la lingua cerca quella del
      suo compagno che si fa negare per poi andargli incontro:
 - Non preoccuparti per mè, non esiste una cosa del genere, non me ne
      frega niente di quello che pensa la gente...-
 _ Promettimelo... devi Rapahel...-
 E Raphael, in quel momento, glielo promette, gli prometterebbe ogni cosa
      per poter continuare a baciarlo ancora... e ancora.
 Ritornano a casa dopo il tramonto, quando l'oscurità riempie il parco di
      mille ombre più o meno inquietanti.
 Hiroyuki vuole tornare a casa a dormire e, nonostante le proteste di
      Raphael  ci riesce... deve riflettere con calma senza averlo accanto,
      senza il suo corpo contro il suo... quando gli è vicino non ci riesce
      proprio.
 E mentre Raphael lo vede allontanarsi  da solo giura a se stesso che
      quella è l'ultima volta che succede.
 Ma proprio l'ultima.
 
 
 
 
 
 
        
        
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