Disclamers: nessuno dei personaggi citati nella fanfiction sono di mia proprietà, appartengono, mio malgrado, a J.K. Rowling e sta a lei deciderne le sorti.

Raiting: NC-17

Parring: Draco/Harry

Cap: 1

Buona lettura

Voglio solo te

di CAROL

-Potter interrogato!-

Tutti i Gryffindor trattennero il fiato.

-Mi dica signor Potter…se si mischiano cinque zampe di rana da cui abbiano tolto un quarto di unghia, con tre zampe di ragno tagliate diciassette volte in verticale aggiungendo, poi, essenza di rosa nera proveniente dalla foresta delle streghe, con vapore di palude rossa, girando poi la pozione 13 volte con un cucchiaio precedentemente immerso nell’unguento ricavato dalle orecchie di un elfo, mischiato a quello ricavato dal sangue di unicorno quale pozione possiamo ricavarne?-

Snape era soddisfatto di se stesso!

Non solo non avevano ancora affrontato quell’argomento che, d'altronde, era piuttosto difficile anche per coloro che di pozioni se ne intendevano, ma notava che neanche l’odiosa mezzosangue riusciva a venire a capo di quella pozione.

Insomma in poche parole Potter era spacciato.

E dopo Potter la vittima sarebbe stato Neville ovviamente, e anche la Granger.

Non poteva perdere l’occasione di abbassare la media di quella mezzosangue petulante.

E se aveva ancora voglia avrebbe preso di mira anche Weasley.

Oggi era dell’umore giusto per togliere almeno 50 punti ai Gryffindor .

Infondo in qualche modo doveva pur divertirsi no?

Effettivamente Snape aveva avuto, la sera prima, la deliziosa idea di prendere di mira coloro che erano odiati dal figlio del suo unico amore.

Infatti il rinomato professore di pozioni intratteneva una movimentata relazione con Lucius Malfoy.

Relazione che aveva fatto molto comodo ad un certo biondino.

Che poi il fatto che il professore sopracitato odiasse già parecchio il ragazzo-sopravvissuto-per-una-botta-di-culo-pazzesca aumentava il suo accanimento.

Snape osservava divertito le facce dei suoi alunni.

Gli Slytherin in un primo momento erano rimasti sorpresi, ma poi capito l’intento del loro caro professore preferito fissavano Potter con un’espressione cattiva e soddisfatta.

I Gryffindor erano demoralizzati lanciavano occhiate di profonsdo disprezzo sia ai compagni verdi-argento, sia a Snape.

Ma nessuno, nemmeno Godric Gryffindor, in cappello e bacchetta, avrebbe mai calcolato quello che Harry Potter poteva fare.

-Una pozione che permette a chi ne usufruisce di comunicare temporaneamente con tutti gli esseri viventi, dagli animali più rari all’insetto più piccolo, dalla bestia più irrazionale alla pianta più raffinata. La pozione dura circa 2 ore e comporta come effetti collaterali la momentanea perdita di memoria.-

Snape la cui solita maschera gelida si era tramutata in un’espressione allucinata era esterefatto, come d'altronde tutto il resto della classe.

Era impossibile!

Non solo Potter aveva risposto alla domanda del professore, il che era già un miracolo, ma sembrava realmente convinto della sua risposta, sembrava certo di avere ragione…

Ma la cosa che sorprese più di tutto fu la riposta di Snape:

-Corretto Potter…-

Gli occhi di tutti erano fissati ora sul ragazzo che fino a poco tempo prima non era stato capace di creare neanche del Veritasierum.

-E, signor Potter, questa pozione come si chiama di grazia?-

Snape era ripartito alla carica, ma la risposta che ottenne cancellò all’istante il sorrisino di scherno che si stava già avventurando sulle sua labbra.

-Il nome della pozione è Spokantus…-(ragazze/i badate che io sto scrivendo un fottio di cazzate, non esistono(credo) pozioni di questo genere! N.d.A)

Snape stralunò gli occhi in maniera molto inquietante.

Gli Slytherin ebbero per un istante paura che il loro capocasa sarebbe potuto stramazzare a terra dall’emozione.

Non solo Potter aveva studiato la materia, ma si era pure portato avanti…

Ma non volle arrendersi a quello spocchioso ragazzino.

Cominciò quindi a formulare domande su domande, richieste su richieste, sempre più difficili, notando come quell’insulso ragazzino gli rispondesse sempre correttamente senza mai perdere le staffe e fissandolo negli occhi attento.

Ma non vi era alcuna sfida in quello sguardo. Solo pura attenzione.

Snape si arrese e con un sospiro dichiarò:

-Potter è con immenso dispiacere che sono costretto a darle la prima E di tutta la sua vita. Non capisco ancora come questo sia possibile, ma stia attento che le metterò la pressione tutto l’anno!-

-Grazie professor Snape-

Il professore alzò lo sguardo al ragazzo, ma si accorse con stupore che il sorriso che Potter gli rivolgeva era sincero…

Poi notò qualcosa…

La mezzosangue, che stava accanto al ragazzo, aveva toccato il braccio del Gryffindor e con un largo sorriso gli si era congratulata apertamente noncurante di aver alzato un po’ troppo la voce, mentre l’altra spazzatura di nome Ronald Weasley lo stava osservando con un sorrisino che non gli piaceva per niente…

-Granger, la prego di contenersi! Dieci punti in meno a Gryffindor e, Weasley, si faccia sparire quel sorrisino idiota dalla faccia se non vuole che interroghi anche lei!
Altri dieci punti in meno a Gryffindor e, Potter, potrà ringraziare i suoi due amichetti che con il loro atteggiamento scortese le hanno fatto togliere un punto alla valutazione.-

Insomma le sue soddisfazioni doveva pure prendersele. Se no una crisi isterica non gliela avrebbe tolta nessuno…

Si aspettava che poi Potter gli avrebbe rivolto uno sguardo carico di odio. Sarebbe bastato quello a fargli abbassare ulteriormente il voto.

Lo sguardo effettivamente c’era, ma non era rivolto a lui.

Quello sguardo era per i suoi due tirapiedi.

Harry Potter stava letteralmente fulminando i suoi due migliori amici.

Snape si sorprese per l’ennesima volta, quel giorno, insieme a tutta la classe, ma in fondo, era una sorpresa gradita, forse finalmente Potter stava svelando la sua vera natura. Forse c’era qualcosa di diverso da quel buono a nulla di suo padre.

Anche uno Slytherin era soddisfatto di assistere a quella scena.

In quei cinque anni non avevaq mai visto Potter prendersela così tanto con i suoi due cagnolini.

Ma sembrava che il motivo non fosse solamente l’abbassamento del voto.

Forse c’era qualcos’altro sotto.

Qualcos’altro che non vedeva l’ora di scoprire.

Gli alunni, ancora incantati e sorpresi sentirono la campanella di fine ora e uscendo diligentemente dall’aula, mentre due ragazzi tardavano ad uscire.

Harry era rimasto in aula e con i libri in mano si era diretto verso la cattedra dei Snape.

-Mi scusi professore…-

Potter aspettò che Snape gli permettesse di parlare.

-Mi dica Potter!-

-Avrei una domanda sulla pagina 37 del libro…penso ci sia un errore.-

Dopo aver dato un’occhiata alla suddetta pagina Snape confermò il dubbio del ragazzo e dandogli la risposta esatta osservò il ragazzo congedarsi in fretta per andare a pranzo.

Appena ebbe chiuso la porta dell’aula si ritrovò di fronte ad un certo biondino di sua conoscenza.

I capelli biondi quel giorno liberi dal gel, cadevano sul bel viso e nascondevano in parte i suoi stupendi occhi grigi, mentre quella bocca maliziosa sembrava beffeggiarlo costantemente.

-Allora Sfregiato! È gradevole leccare il culo di Snape?-

Potter si fermò a guardarlo negli occhi e, sul suo viso, solitamente angelico, si formò un sorriso strafottente e malvagio…

-Tu invece chissà cosa gli devi leccare per avere buoni voti.-

Malfoy stralunò un secondo gli occhi, ma riprendendosi subito, sorrise anche lui.

Era piacevolmente sorpreso dall’atteggiamento del moretto.

Con due falcate veloci lo raggiunse e piantando le mani sulla porta attorno al viso di Potter con l’intento di spaventarlo, gli si avvicinò, mettendo a contatto i loro due corpi, e gli sussurrò sulle labbra:

-Vorresti provare anche tu i miei servigi San Potter?-

Dopo la provocazione Draco si era staccato di pochi centimetri per poter osservare meglio le reazioni della sua nemesi di sempre.

Harry approfittò di quel movimento per avvicinare la propria bocca all’orecchio destro dell’altro per provocarlo di rimando.

-Non sei abbastanza bravo per soddisfarmi Malfoy…-

Draco era rimasto paralizzato con la bocca spalancata dallo stupore.

Che diavolo era successo a Potter? Sembrava un’altra persona.

Quando si riprese Harry si era ormai liberato e si stava dirigendo verso la sala grande.

Voltandosi ad osservare quel corpo che lentamente si stava allontanando immaginò quello stesso corpo contorcersi dal dolore a dal piacere sotto il suo, immaginò le sue labbra gonfie dai baci e dai morsi, i suoi occhi liquidi di passione implorarlo, pietà o soddisfazione, quelle gambe scattanti allacciate alla sua schiena mentre entrava in lui.

Si riscosse ed urlò in direzione dell’altro:

-Vedremo!!!-

Potter si fermò sulle scale e piroettando su se stesso e con un sorriso malizioso gli rispose:

-Non vedo l’ora…-

Draco era eccitato da questa nuova sfida…

Voleva Potter, o se lo voleva…

E QUANDO DRACO MALFOY VUOLE UNA COSA LA OTTIENE!!!!!

 

Continua…

 

E per tutti coloro che mi vorranno mandare insulti dovuti, minacce d'obbligo, ma sono accetti anche complimenti^^ , mandate una mail carol872003@libero.it