Nota: Uhm ... scritta proprio ora sotto l'influsso di "My favourite Game" dei The Cardigans che andrebbe ascoltata a ciclo continuo mentre si legge la ficcina ... beh a me piace (sia la canzone che la fic) ... ogni tanto scrivo storie simili in cui do sfogo alla rabbia, al fastidio che mi sento dentro e di cui non conosco l'origine ma che in questo genere di sentimenti trova ben spazio (anche se personalmente non avrei motivo di provarli). Sono fic dure, a volte (come questa) anche scurrili, piene di rabbia, odio e dolore ... ho molta inclinazione a scriverne di simili e del resto mi piacciono sempre molto anche quando ne leggo di non mie. Sono fatta così, punto.

I personaggi sono miei ... e non so se ci sarà un seguito ma più probabilmente è una One Shot

 

WARNINGS: Questa fic è piena di linguaggio scurrile quindi se siete facilmente offendibili non leggetela. Ci sono anche parole che potrebbero sembrare insultanti verso una razza o due ... ma è vista da parte di un giovane furioso e personalmente ho detto molto di peggio senza pensarlo realmente. Non prendetevela per questi termini ok? Io non sono razzista, anzi!
 


Vegas Road

di Bryn

 

Sparami in vena, sparamela ora ... questa fottuta musica assordante, adrenalica, che mi fa scattare il cuore a mille come quando mi fottevi.
Sparamela in vena, che mi urli nelle orecchie, che mi rompa i timpani, che diventi roco a forza di cantarla. Sempre quella, sempre la stessa. Ossessiva musica che mi ricorda l'ossessione che eri tu.
Fottuti occhi chiari di angelo, dannate labbra rosse di baci, bastardi capelli neri come l'ala di un corvo, maledetta pelle scura come il peccato che commettevamo.

I'm losing my favourite game
You're losing your mind again
I'm losing my baby
Losing my favourite game


Si lo so, cazzo!, che stai perdendo il tuo gioco preferito e che io ci sto andando pazzo. Mi fai venire voglia di ammazzarmi e di godere, di vivere e di trapassare, di esplodere in un fuoco d'artificio e di essere il più silenzioso degli esseri.
Per questo spingo al massimo la moto, sfrecciando su questa merda di strada deserta, correndo in questo schifo di deserto, pregando che una meteorite mi faccia saltare in aria o che la moto sfugga al mio controllo.
I limiti stradali sono infranti, forse mai neanche veramente esistiti per me, e non me ne frega niente anche se dovessi passare davanti ad una pattuglia e finire in prigione.
Sai una cosa, negro?
Questo chicano non c'ha mica paura di farsi fottere! Solo perché non ho l'aria da duro pensate tutti di potermi fare quel che volete, perché è così che va il mondo ma ... AH! ... il primo che in prigione prova a toccarmi il culo si ritrova senza più budella. Pensi che abbia paura di sporcarmi la fedina penale?
Non mi conosci, negro, cazzo se non mi conosci. Non hai capito nulla di me, del modo in cui sono fatto! Mai, nemmeno per un singolo bastardo secondo, ti sei reso conto che non ero il bambino che ti sono sembrato la prima sera.
Non avevo paura, ero solo ubriaco idiota. Hai pensato di potermi prendere, usare, baciare, toccare, prendere, tenere accanto finchè ti comodava per poi scaricarmi per quella puttanella bianca.
Ma io lo so e tu lo sai, negro, che non è finita qui. Perché ho un orgoglio, un onore ed un cuore anche io. Hai infranto il primo, calpestato il secondo e distrutto il terzo, negro, ma questo chicano te la mostrerà lui la verità. Hai perso la testa per quella biondina tutta curve e senza cervello proprio come ce l'ho persa io.
Quello che è successo poi però ci differenzia. Tu mi hai piantato per fartela qualche notte e lasciartela poi soffiare a tua volta, io no. Tu hai ragionato con quello che hai nei pantaloni ed io no. Però chi ne è uscito bene? Tu, stronzo negro fottuto.
Alla faccia mia che invece cominciavo a capire che potevo aver trovato qualcuno di diverso dalla massa. Uno che capiva che il mio lasciarmi sbattere da te non era solo sesso ma qualcosa in più, non ancora amore no questo no ma qualcosa in più del sesso questo sì di sicuro. Una persona che riuscisse a vedere la differenza tra "frocio" e "bisessuale" e che non mi venisse a dire
< Ti ho sbattuto solo perchè mi andava di variare per qualche volta >
Mi hai rotto il cuore e non sei il primo ma questa volta è stato peggio perché un paio di illusioni me le ero fatte. Ora i loro cocci stanno sul pavimento della mia camera da letto ed aspettano che arrivi la cameriera a spazzarle via prendendole per vetri infranti in seguito a chissà quale rissa.
Ma rissa non c'è stata. Sono rimasto in silenzio a guardarti, senza proferir parola, con la sigaretta che lentamente si consumava e la mano che non la reggeva stretta a pugno. Sei stato concitato, freddo, sbrigativo come sempre. Poche parole dolci ho sentito da te e non di certo nell'ultima notte.
Ora corro su questa mia moto, su questa strada del deserto del Nevada, parlando a me stesso, spiegando a me stesso, raccontando a me stesso, ricordando a me stesso e chiedendomi perché non dovrei cambiare marcia ed andare ad ammazzarmi in una corsa nel deserto dove sicuramente mi perderei.

I'm losing my favourite game
I've tried but you're still the same
I'm losing my baby
you're losing a saviour and a saint


Sì negro, ti stai perdendo un santo. Questo santo chicano che in realtà non ha proprio niente di buono dentro se non la sua rabbia. Fuori invece ha una pistola sotto la giacca, messa come i poliziotti la portano, un sacco di lividi sul corpo, un culo indolenzito perché tu non sei mai stato delicato in quei momenti, ed una rabbia che scintilla negli occhi e promette casini.
Mi sono pestato sì. Allora? Qualcosa in contrario negro? Tu che tanto ti preoccupavi del mio faccino, che dicevi sempre che non dovevo rovinarmelo facendo a botte ... sì proprio tu, che diresti a vederlo ora? Occhio nero, pelle livida, labbro rotto. Mani dalle nocche spellate che raccontano una storia che sarebbe potuta finire peggio.
Ed intanto la canzone gira e gira, sempre la stessa, sparata come il vento del deserto, forte come il rimbombo del mio cuore, eccitante come le tue mani, frustrante come null'altro al mondo.

LOSING MY FAVOURITE GA-A-A-ME!

Ti sei perso il tuo giochetto preferito ed ora dove sarai? Ora che la biondina s'è scelta qualcuno con più soldi a quale casa tornerai? Alla tua? Oppure alla mia?
No di sicuro non alla mia. Ci sono già stato un paio di volte in giornata e tu non c'eri, chissà dove ti eri infilato con i tuoi amici di merda a divertirvi ... oppure a farti consolare da una puttanella negra come te che se cambia il colore magari è più divertente che ne dici?
Poi? Asiatica o chicana come me? E mormorerai il suo nome, grazia che a me non hai mai concesso, oppure anche con quelle donne chiamerai il creatore in una litania che mi faceva impazzire più delle tue spinte?
Perché per te è solo un nome da chiamare, ateo che non sei altro ... io invece ci credo. E sono in peccato mortale, sono in sodomia e cazzo, per te mi sembrava che valesse la pena.
Ma forse ci sono cose per cui vale di più la pena ... una pistola puntata alla testa ed un colpo dritto nella nuca, per dire basta ad una vita che tanto finirà quando delle botte di troppo mi spediranno in ospedale, un coltello in carcere quando finalmente ci finirò mi manderà all'obitorio oppure un freno si romperà e questa moto non potrà più rallentare.


And this is not a case of lust, you see
it's not a matter of you versus of me
It's fine the way you want me on your own
but in the end it's always me alone


Bugiarda canzone, bugiarda come te cazzone insopportabile. Per te non era un caso di passione, era solo una distrazione dal normale. Ti ho odiato e ti ho ammirato. Perché dicevi queste cose con tutta la sincerità del mondo mentre io ad essere onesto non ci sono mai riuscito, ed essere disonesto non è che fosse molto più facile.
Ed ora sono qui ... su questa moto, in questo deserto, in questa notte fredda, con questi fottuti abiti neri addosso, la solita, cara canzone che mi sbatte il suo ritmo nelle orecchie come faceva anche mentre io soffocavo i gemiti nel cuscino del letto pregando Dio che non finisse mai e che terminasse subito. Eternità e nulla, ma non si può avere entrambi e tantomeno nessuno dei due.
Chissà se quel freno si romperà ... ma non stasera, no suppongo di no. Stasera ci sono il mio letto, vuoto, la mia bottiglia, piena, la siringa nel cassetto, mezza vuota, e la mia radio, messa a palla sempre con questa canzone su perché io sono masochista... ... ... più naturalmente i miei rimpianti, la mia sofferenza, il mio odio e la mia pistola, carica, messa sul mobile di fronte al mio letto.
Ed andiamo ... la vita continua



See you later, negro ... a quando te la farò pagare




- End -