Note: Dedicata alla mia guida spirituale Choco-sama!


Underneath the lies

parte II

di Akira14


JIN POV

Il condizionatore ronza.
Il vapore intorno a me ha reso l’aria pesante, quasi irrespirabile.
Mi sento mancare. Non riesco a pensare a nient’altro che non sia questo rilassante getto d’acqua che ritempra il mio corpo spossato. Tutti i miei muscoli protestano per il troppo allenamento.
Questa volta mi sa di aver esagerato. Sono così indolenzito che non mi reggo in piedi.
Nemmeno la forza di aprire le porte scorrevoli della doccia e prendermi l’accappatoio, mi è rimasta.
Quasi, quasi chiedo a Hwoarie-kun di portarmelo. Essendo perfettamente cosciente di com’è fatto quell’uomo, scommetterei anche mille miliardi che mi risponderà “Ce le hai le gambe? E allora usale e non mi rompere!”

È sempre così gentile e disponibile, il mio Hwoarang…D’altronde, tentar non nuoce! Magari stasera si sente particolarmente altruista…

“Hwoarang, mi passeresti l’accappatoio?” chiedo con voce cantilenante.

Nessuna risposta. Neanche un mugolio o un grugnito per farmi capire che ha sentito, ma non ha voglia di rispondere.
Magari la mia richiesta non é arrivata ai suoi delicati padiglioni auricolari…

“HWOARANG!!!! Ti degni almeno di rispondere, brutto stupido?”

Niente. Neppure la benché minima reazione.
Porca miseria!
Dev’essere veramente fuori di sé per starsene zitto anche quando l’ ho insultato.
Normalmente quell’esaltato coglie al volo qualsiasi occasione per litigare con me ed ora m’ignora?
S’infiamma per le più insignificanti stupidaggini e adesso non reagisce?
Che gli succede?
Che stia male?
Sono preoccupato!

Dimenticando la stanchezza esco velocemente dalla doccia, mi metto distrattamente l’accappatoio ed apro la porta.
Inutile dire che tutto m’aspettavo di trovare, oltre quella soglia, tranne una stanza completamente deserta.
Immaginavo già di ritrovarmi faccia a faccia con Hwoarang mollemente sdraiato sul nostro letto matrimoniale.
Voltato sul fianco, non si sarebbe nemmeno sforzato di alzarsi per scorgermi.
Invece non c’è nessuno!
Stupidamente continuo a chiamare il mio ragazzo, a cercarlo perfino negli armadi, ben sapendo che lui non è più qui.

Sono arrabbiato???
Conosco Hwoarie da anni ormai…So com’è fatto. (con due braccia, due gambe e due occhi, no? NdA14 Idiota! NdJin)
Odia che qualcuno pretenda di fargli da balia. Secondo lui non bisogna affidarsi troppo agli altri.
Me l’ ha ribadito giusto qualche giorno fa. Dice che mi ama, ma che la sua vita non dipende da me.
Con me è felice, ma il giorno che io decidessi di lasciarlo saprebbe riprendersi in fretta e ricominciare.
E che vuole un ragazzo non un carceriere!
L’essere il suo partner non mi dà diritto di sapere sempre dove, come, perché e soprattutto con chi vuole passare il suo tempo libero quando si stanca di me.
Sono affranto.
Pensavo di contare un po’ di più per lui. Invece, a quanto pare sono alla stregua di un passatempo.
Sono arrabbiato?
NO!
SONO FURENTE!!!!!!!!!
Sono fuori di me. Se avessi Hwoarang sotto le mani gli toglierei quell’insopportabile sorrisino dalle labbra a forza di sbattere la sua testa vuota contro il muro!
Non è il fatto che se ne sia andato che m’irrita. Se me l’avesse detto, allora il problema non si porrebbe neanche!
Gliel’avrei impedito!
Deve metterlo in testa: lui è MIO.
La vita mi ha portato via tutto ciò a cui tenevo, mi ha ingannato ed illuso troppe volte.
Non riuscirà a privarmi anche del MIO Hwo-kun!
Sarei disposto a qualsiasi nefandezza pur di tenermelo vicino. Perfino ad ucciderlo, se fosse necessario.
È del tutto comprensibile, no? Non lascerò che, ancora una volta, la felicità mi sfugga via come sabbia fra le dita.
Non di nuovo.
Combatterò per preservarla.
Perché me lo merito.
Hwoarang dovrà rendersi conto che non può permettersi di giocare con i miei sentimenti.
Poiché lui mi appartiene.

AHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!
Se non mi trovo immediatamente qualcosa su cui sfogarmi qui finisce male!!
A parte che arrabbiarsi fa male alla salute, sia a livello fisico sia a livello psichico. Sto seriamente rischiando di liberare la mia parte demoniaca!
NO! QUESTO NON SUCCEDERA!!!!!!! Ora esco e picchio il primo che incontro, giuro!
Non è da me, lo so. Ma quel coreano riesce a tirare fuori le parti peggiori della mia, già di per sé contorta, personalità.
Bussano alla porta.
Chi cazzo mi rompe in un momento come questo?
Beh…Chiunque sia capita proprio a fagiolo.
Apro la porta e mi avvento sul malcapitato di turno. Sebbene a volte lo sento lamentarsi, non mi fermo fino a quando non sento la mia rabbia scemare.
Solo allora mi preoccupo d’identificare la mia vittima.

“Ti sei divertito abbastanza?” mi chiede una voce gelida e crudele che in questi anni ho imparato a conoscere fin troppo bene.
“Comunque sia…Ora è il mio turno!!!!” aggiunge con un sorriso sadico sulle labbra.
Prima ancora di rendermi conto di chi è il mio avversario, questi mi prende per la gola e mi sbatte per terra, cioè meglio dire che mi fa fare un volo di circa venti metri e poi io cado rovinosamente sulla moquette del corridoio.

Mi alzo e mi rituffo su di lui. Cominciamo a darcele di santa ragione, dimentichi di essere nell’androne di un hotel.
La nostra lotta è furiosa, impetuosa, instancabile…Kami-sama, però! Che sfiga!
Con tutti quelli che potevano passare davanti a questa porta, proprio Mr Mishima dovevo colpire!
Meno male che si è vestito decentemente, se no qui c’era da chiamare ER perché ci restavo secco dalle risate nel vederlo con il suo perizoma bianco! (non è un perizoma! E’ la tipica divisa di un lottatore di sumo giapponese! NdH A me sembrava un paio di mutande!NdA14 Pure a noi! NdTutti tranne H >////////// < NdH)
Il problema non sta tanto nel fatto che sia un vecchio odioso e raccapricciante che è pur sempre mio nonno…Di quello non me ne potrebbe fregare di meno, ma che mi spiace farlo fuori prima del torneo.
Non è ancora venuta l’ora di attuare la mia vendetta, ecco tutto.
Quindi questo incontro è alquanto problematico.

Anche lui è dell’avviso che non ha senso compromettere ora, l’esito di uno degli incontri più interessanti del quarto torneo di Tekken.
Dopotutto, la riuscita del Tournament gli sta molto a cuore, visto che è stato lui ad indirlo.
Non so perché l’abbia fatto…Forse per trovare un uomo o una donna degni di essere a capo delle Imprese Mishima.
Mi dà una mano a rialzarmi, non prima di avermi sferrato un calcio nello stomaco, che in ogni caso non m’impedisce di rimettermi in piedi.

“Vedi di non complicarmi la vita Kazama. Altrimenti mi vedrò costretto a fare qualcosa di spiacevole alla tua scimmietta rossa. E noi non vogliamo che il nostro campione di Tae Kwon Do si faccia male, non è vero?” mi chiede mettendo una mano sulla mia spalle, e sfoggiando ancora una volta il suo sorriso crudele.

Sei uno stronzo Heihachi Mishima.
Vuoi impedirmi di vendicarmi minacciando di morte il mio ragazzo.
Ma sei un vecchio talmente penoso che perfino Kuma e Panda riuscirebbero a batterti senza difficoltà.
So però che puoi scatenare la Tekken Force, e non mi va che Hwoarang debba essere inseguito da quei brutti ceffi per colpa mia.
Perciò incasso il colpo senza replicare.

Se ne va ridendo come un idiota.
D’altronde quando uno è chiaramente affetto da demenza senile come lui, che cosa si può pretendere?

Sospiro.
Poi mi massaggio dolcemente le spalle.
Se non altro questo piccolo scontro è riuscito ad alleviare il mio nervosismo.
Quasi, quasi rientro in camera, accendo un po’ d’incenso e medito.
Il mio programmino viene però alterato da qualcuno che si mette a toccare la mia spalla con insistenza.

Mi giro e quasi grido:

“Ma che cazzo vuoi tu dalla mia vita si può sapere?”

Lei ci rimane un po’ male.
Non Wulong, che avete capito!
Intendevo Xiaoyu, quell’uccellaccio del malaugurio che starnazza qua e là trovando ogni scusa per strusciarsi contro Hwoarang davanti ai miei occhi.
E dire che ha diciotto anni! Certi comportamenti infantili non le dovrebbero nemmeno passare per l’anticamera del cervello!
Invece no! Quella lì, solo perché quando mi ha dichiarato il suo amore io l’ ho rifiutata ha deciso di vendicarsi facendo la gatta morta con il mio ragazzo!
Io non la capisco…Ho pure cercato di essere gentile, perché se avessi dovuto dare voce a tutti i miei pensieri le avrei risposto:

“Manco morto, uscirei con una vacca decerebrata come te. Non so come tu ti sia potuta anche solo immaginare che qualcuno fosse disposto fare compagnia ad un oca quale tu sei.
Spero che smetterai di fare la guardiana di Panda, che influenzi negativamente quei poveri animali.
Non vorrei che loro diventassero le cavie dei tuoi esperimenti per dimostrare scientificamente che la tua stupidità è contagiosa!
E ora vattene che la tua vista mi disgusta.”

Invece le ho detto semplicemente, e pieno d’ipocrisia “Mi dispiace, ma non sono il ragazzo giusto per una ragazza d’oro come te. Inoltre, devo ammettere che mi sono innamorato di un nostro caro amico.”

“Lee? Law? Lei?” mi chiese lei.

“Hwoarang.” replicai senza pensare.

È stato l’inizio della fine.
Mi domandò con che coraggio potessi essermi innamorato del suo migliore amico.
Visto che io ero dichiaratamente la sua nemesi.
Controbattei che non le dovevo alcuna spiegazione, dal momento che i miei sentimenti erano affar mio e di nessun altro!
Da quel giorno i nostri rapporti si deteriorarono…Giunsi ad evitarla palesemente, e lei non faceva niente per farsi trovare.
Per questo ora mi chiedo che diavolo voglia da me.
Se pensa che sia disposto ad arrendermi di fronte ai difetti di Hwoarie, alle nostre prime difficoltà come coppia, e gettarmi fra le sue braccia è proprio un’inguaribile sognatrice.

“Lee e Steve sono usciti con Hwoarang un’oretta fa, Jin caro.” Mi dice mielosa.
Potessi le tirerei un calcio sui denti, ma non vorrei sporcarmi le mani con una persona del genere.
Che continui a vivere nella sua miseranda condizione di minorata mentale.
S’illude che m’ingelosisca di fronte a lei, la puttana!
Nemmeno mi pagassero fior di bigliettoni darei una simile soddisfazione a quella stronzetta.
Piuttosto scoppio dall’ira.
Piuttosto mi chiedo…Cosa pensa di ottenere con questa domanda?
Che io corra in quel locale e spacchi le ossa a quei tre coglioni?

Prima di riflettere su queste domande, mi libero in malo modo di lei, dandole una gomitata sul naso, e ritorno nella mia camera. La sento piagnucolare e bussare disperatamente alla porta ma non ci faccio caso.
Chiudo a chiave, cosicché nessuno mi disturbi.
Riformulo nella mia mente quei quesiti.
Cosa pensava di ottenere con quella domanda?
Che io corressi in quel locale e spacchi le ossa a quei tre coglioni?
Non posso negare di averci pensato, ma sarebbe troppo istintivo agire così.
La vendetta non ammette mosse azzardate. Saprò farmi desiderare dal mio infingardo compagno, e alla fine sarà lui a tornare strisciando da me. (ma come siamo ottimisti! NdA14 Quando si è affascinanti come me, ci si può permettere di pensarla così NdJin NdA14)
D’altronde l’idea che il mio boy sia uscito con altri due aitanti giovani non mi fa piacere.
È difficile resistere all’istinto di andare là e fare una mega scenata di gelosia.
Aspetta solo di tornare Hwo…
Quando tornerai in camera, vedrai tesoro mio…
Vedrai come ti concerò per le feste!
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STEVE POV

Il MIP, ovvero l’uomo in viola aka Lee, mi ha sorpreso! Sebbene sembrasse restio ad unirsi a noi, il suo aiuto si è rivelato molto prezioso.
Avendo vissuto a Tokyo da quando era un ragazzino(cioè ancora prima che io e Hwoarie nascessimo) la conosce molto bene, e sa dove trovare dei locali carini ma soprattutto a buon mercato…Perfino a Roppongi!
Senza di lui, io e Hwoarang saremmo finiti ad ubriacarci in una squallida birreria. Non che ci sia niente di brutto o spiacevole in questo, dopotutto se uno vuole gonfiarsi può farlo anche nel buco più infimo di Tokyo, ma ogni tanto non è male scoprire qualche bel night.Anche se questo, non saprei come definirlo.

Nessun stanzone dai fumi alquanto sospetti, dai neon psichedelici, dal odore acre di sudore misto a birra e nessuna ballerina o spogliarellista sul palco. (questo mi dispiace un po’)
Anche perché non c’è, un palco intendo.
Da fuori non ti aspetteresti niente. L’immagine che esteriore che dà di sé,d’altronde non è la migliore.Piazzato in un vicoletto sporco e dall’aria per nulla rassicurante, alla prima occhiata dà l’impressione di stare per afflosciarsi.
Il legno è tarlato, il vetro che dà sull’interno sembra che non abbia mai visto una spugna da quando è stato piazzato lì, l’insegna penzola, ciondolando avanti e indietro a seconda del vento, e i caratteri dorati che dovrebbero riportare il nome del locale sul frontone sono quasi del tutto scomparsi, lasciando all’immaginazione del cliente il compito di scoprire il nome del pub.

Violet(sempre il MIP…Dovete scusarmi, ma quell’uomo ha diecimila nomi diversi!) entra convinto, non curandosi della pessima impressione che io e Hwoarang abbiamo avuto di quella catapecchia.

“Su venite! Non stiamo mica entrando in una bisca clandestina!Beh…In effetti una sala di gioco d’azzardo c’è, ma non solo quella!E comunque quegli fanatici adoratori del tavolo verde non faranno certo caso a noi, che sembriamo alquanto snob vestiti così.” Dice, voltandosi verso di noi, che stazioniamo indecisi sul marciapiede lercio di fronte al locale.

Titubanti, ma incuriositi dalle parole di Chaolan, lo seguiamo.
Sicuri di trovare esattamente una perfetta riproduzione dello squallore esterno, restiamo sbalorditi e muti dallo stupore.
Improvvisamente capisco cosa intendeva mia madre, quando diceva che “Non si può giudicare un libro dalla copertina.”
Il Darkness Realm, questo è il nome del locale, è diviso su ben tre piani.
Al piano terra, si trova il bar, un perfetto pub in stile irlandese, con il parquet in ciliegio, i tavoli in ebano e la luce debole e soffusa.Le pareti sono di un caldo color terra di Siena, e i lampadari in ferro battuto con la loro austerità mi danno la piacevole sensazione di essere in Inghilterra, la mia amata patria.
C’è un chiacchiericcio di sottofondo, ma è, nel complesso, piacevole, visto che dà al tutto un’aria vitale e vivace .Lee ci impedisce di fermarci, sostenendo che dobbiamo vedere prima il locale nella sua interezza, prima di decidere dove sederci.
Saliamo al secondo piano, che è un attico enorme dove c’è un mucchio di gente, ancora di più che al piano inferiore, e di tutti i generi per di più.
E’ diviso in tre stanze: in una troviamo la famigerata bisca clandestina, e Hwoarang promette ai vecchi signori che li sbancherà a poker quando ripasserà di lì, nella seconda una sala da biliardo che farebbe impallidire perfino quella vecchia rugosa di Elisabetta, o Sua Maestà la Regina del Regno Unito per essere più precisi.
La terza è popolata da ragazzini, poco tamarri per la musica che ballano, fortunatamente. Anzi, sembrano tutti vestito in modo molto casual.
Io non amo la musica hip-hop, né quella elettronica, ma non posso fare a meno di ammirare questi acrobati che sfidano la forza di gravità con le loro piroette.
Resto affascinato a guardare i break-dancer, fino a quando non vedo il mio amico dark, il coreano insomma, farsi strada tra la folla.
Seguendo la musica come se fosse nato per ballare, e non con movimenti scoordinati come gli altri ragazzi comincia ad esibirsi in passi a metà tra l’ hip-hop e la Capoeira.
Fa solo un paio di figure, ma riesce comunque a stregare l’audience con i suoi movimenti abilmente studiati.
Al climax della sua esibizione si ferma, e mostrando il dito medio agli altri si allontana tracotante.(Hwoarie *_* NdA14 Hwoooooooooooooarang!!!!! NdHwoarang Shitenai-àpresidente Jin)

Io e Lee lo guardiamo stranito.

“ Beh? Che c’è da guardare? Mi sono fatto solo insegnare qualche mossa da Gordo!
Ah! Ho capito! Siete restati affascinati dal mio immenso talento…
Che ci volete fare…Quando uno è dotato come me, non riesce bene solo nella lotta, ma in tutto quello che fa!” dichiara arrogante Hwoarang.

Ignorando gli scleri egocentrici e narcisistici del rosso , scendiamo rapidamente nel seminterrato, ed aprendo la porta ci troviamo nel nostro habitat.
Un immenso garage, nel quale sono stipate un centinaio di persone.
C’è perfino il vapore acqueo, provocato dal sudore, che si alza come una coltre davanti a noi.
E’ illuminato solo da una vecchia lampadina a bassissimo voltaggio.
Qui sì che c’è veramente tutta la feccia che possa esistere sulla faccia della terra.
Quel genere di persone che sono disposte a scommettere sulla vita o la morte di una persona.

Benvenuti al Fight Club.

Non crediate che io m’immischi in questa faccenda, però.
Dopo quello che mi è successo a Londra, l’essere ricercato dalla mafia perché mi sono rifiutato di perdere un incontro nel quale avevano scommesso sul mio avversario, l’ultima cosa che desidero è infognarmi con dei combattimenti illegali.
Io sono Steve Fox, il campione mondiale dei pesi medi, ed ho pur sempre una reputazione da difendere!
E poi, di qui a poco dovrebbe cominciare il quarto King Of The Iron Fist Tournament. Per quale stupidissima ragione dovrei compromettere le mie condizioni fisiche prima del tempo?

Ma, a quanto pare, sono l’unico a pensarla così.
Approfittando del fatto che non c’è nessun combattimento in corso, Lee e Hwoarang si sfidano.
Karate contro Tae Kwon Do.
Ingegno in opposizione all’istinto.
Idiozia a braccetto con la stupidità.
La mia parte adulta mi suggerisce che farei meglio a dividerli, ed evitare che si facciano male sul serio, ma mi sono stancato di ascoltarla…Mi spinge ad agire in modo così ovvio e prevedibile!
Per una volta voglio essere consapevolmente irresponsabile.
Negare che mi piace assistere ad una sanguinosa lotta, d’altronde, sarebbe mentire spudoratamente.
Ad attaccare per primo è Hwoarang. Chaolan non fa molto per difendersi, si protegge solo il volto con le mani, ma i calci del coreano sono troppo rapidi e impetuosi per pararli tutti.
E pensare che il suo abbigliamento così aderente dovrebbe limitargli i movimenti!
Prepara un altro calcio e sta per sferrarlo contro Lee, quando questi si abbassa improvvisamente evitandolo. Fa una specie di verticale e con le gambe prende il collo di Hwoarie, sbattendolo per terra.(ma xké stasera tutti copiano le mie mosse ;__; ndEddy Perché sono belle e facili, Edducciolo NdA14 ^_____^ Parole sante NdEddy)
A questo punto, comincia una serie di attacchi alti e Hwoarang sembra incapace non solo di reagire, ma addirittura di evitare di essere colpito.
Quando però uno dei pugni gli rompe il labbro, Hwoarang decide di fare sul serio.
Non ho neanche il tempo di capire che cosa sta succedendo, che lui ha già atterrato Chaolan e, seduto sul suo inguine, lo sta letteralmente massacrando di pugni.
Per un momento temo per la vita del MIP. Ma il nostro campione di Tae Kwon Do, per fortuna, ha il buon senso di fermarsi quando Lee sembra perdere i sensi.
Si alza e gli sputa in faccia. (ma Hwoarie! Queste cose nn si fanno! Nonononono! NdA14)

“Sei così debole che mi fai venire da vomitare, Chaolan!”

Lee scatta in piedi a queste parole, e si getta furioso addosso a Hwoarang.
Non tuffandosi, però.
Mi sa invece che ha intenzione di prenderlo a spallate. Speriamo che non colpisca qualcuno al di fuori di questo combattimento…Conosco bene la reazione a catena di quella mossa…Se qua qualcuno inizia a pogare, partono almeno qualche ventina di clavicole.
Anche quelle di coloro che, come il sottoscritto, non ci tenevano affatto a partecipare al match.
Purtroppo le mie previsioni si avverano. Hwoarang si scosta, e Chaolan finisce addosso ad un energumeno che non prende molto bene questo suo trascurabile errore di traiettoria.
Perciò, non perde tempo e restituisce la spallata a Violet.
Ma invece di urtare quest’ultimo(che manco a dirlo l’aveva evitato), il suo colpo, avendo alzato troppo il braccio, si trasforma in una gomitata ai danni del rossino.
Dopo saggiato con mano che lo scimmione, di nome Marduk(un Takenori Akagi dai capelli lunghi!!>.< NdA14), gli aveva rotto il naso, Hwoarang risponde furioso alla provocazione di quell’omaccione.
In men che non si dica, scansati tu che mi scanso anch’io, tutti si stanno picchiando.
Io, personalmente, mi limito ad arginare gli attacchi diretti verso di me, ma cerco di non farmi coinvolgere nella mischia di pazzi invasati che ho il dispiacere di avere davanti agli occhi.

Poi noto che c’è un uomo che mi fa strani cenni dall’altra parte della sala.
Uno dei miei compagni di sventura, mi comunica che c’è un modo di fermare questa carneficina.
Devo semplicemente schiacciare il pulsante che ho dietro la spalle.
Mi giro, e vedo uno di quei pulsantoni che assomiglia quasi a quello dei vecchi quiz che si vedono ogni tanto in tv.
Pronto a qualsiasi cosa pur di metter fine a questo bordello, lo schiaccio.

Un’assordante sirena entra in funzione. E per un decimo di secondo, le leggi della fisica sembrano un’opinione.
Dove prima c’era una baraonda di gente, ora c’è il vuoto.
Molti si accalcano alle uscite di sicurezza, ed alcuni spariscono nel nulla come fuochi fatui.
Altri ti chiedi se si muovano ad una velocità superiore a quella della luce, visto che non hai fatto neanche in tempo ad azionare la sirena, che loro già erano scomparsi.

Per un po’ di pioggerellina?
Io non li capisco!

Lee mi raggiunge, e sebbene sia stranito dalla mia tranquillità, decide di fidarsi di me e non fuggire come gli altri.
Hwoarang sta ancora lottando con Marduk.
Quel ragazzo è incorreggibile…Non interromperebbe un incontro nemmeno se si preannunciasse l’Apocalisse.

Qualcuno mi chiama. Usando il mio nome, per giunta.
Chi sarà?

È lui.
Lo stesso uomo di prima si avvicina a me.
Il cuore mi batte forte. Dio! Questo è il sosia di Spike Lee!
Per dì più, ha perfino il suo stesso vestito ocra, con due linee nere sui fianchi(che mi fanno pensare che la tuta sia dell’Adidas) ed un drago disegnato sulla schiena.

“Steve Fox, vero?
Sono Forrest Law.
Quello che hai azionato era un dispositivo antincendio.
Ma ha un suono molto simile a quello che serve ad avvisare i combattenti che sta per avvenire un blitz della polizia.
La differenza è che quest’ultimo l’azionano da sopra. Ma erano tutti troppo impegnati nelle loro lotte, per fare caso a te.
Hanno semplicemente associato il suono alla pula.
In verità, l’unico poliziotto qui, è Lei.
Non è vero Wulong?”

L’unico superstite di questo assurdo fuggi-fuggi a non essersi ancora presentato, si rivela essere un uomo di nome Lei Wulong. Un agente dei servizi segreti cinesi alla caccia di una killer a pagamento…Una certa Nina Williams.
E’ alto sul metro e settantacinque, lunghi capelli neri legati in una coda ed indossa una sgargiante giacchetta verde e un paio di pantaloni bordeaux.
Non riesco a sapere che età abbiano…È possibile, che ovunque mi giri sbuchino fuori personaggi dall’età indefinibile?

Sembra avere una certa influenza su Hwoarang, tant’è che, con non-chalance divide i due litiganti, e dice:

“Hwoarang. O la pianti o ti arresto!”

Hwoarang smette immediatamente.
SENZA NEANCHE SBOFONCHIARE!
Chi è quest’uomo? Un medium? Un mago?
Harry Potter in incognito?

Arresta Marduk, con l’accusa di percosse a minore (Hwoarie fa ventun anni quest’anno ma ancora li deve compiere!Che fortuna sfacciata, eh?), senza che questi se la prenda più di tanto e trascinandolo fuori se ne va, portandosi dietro anche Law.

Certo che questa serata si fa sempre più assurda!

Saliamo al piano terra.
Rispetto a qualche ora fa, si è completamente svuotato.

Sono rimasti solo più i vecchietti…Meglio così.
Siccome sono completamente ubriachi, eviteranno di farci la predica per qualche birra di troppo.
Cominciamo con un Adelscott, una Guinnes, e una Heineken.
Passiamo tranquillamente al Bailey’s al giro dopo.
Non soddisfatti, dopo tre creme al whisky ciascuno, passiamo ai superalcolici.
Io mi accontento di una vodka liscia, Lee prende del rhum e Coca, e Hwoarang che come al solito non è felice se non esagera, si prende una Tequila.
Gli alcolici sembrano smussare i lati peggiori dei nostri caratteri, e in meno di cinque minuti ridiamo e scherziamo come se ci conoscessimo da anni.
Il signorile Hwoarang, dopo un primo sorso del suo drink si esibisce in un rutto che riesce a far tremare perfino la vetrina, e che dà ai nostri vicini, nonché a me e a Lee di iniziare la competizione più cretina che si sia mai vista.
Gara senza speranza, visto che Hwoarie è imbattibile.
Perfino ruttare, riesce a farlo con stile.
All’improvviso, l’alcool in circolo nel mio corpo comincia a farsi sentire.
Le palpebre si fanno pesanti.
Le immagini sfocate.
Vedo solo la mia testa schiantarsi contro il tavolo.
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LEE’S POV

Non ci sono più i giovani di una volta.
Steve si è addormentato di botto.
Un secondo prima pareva aver l'argento vivo addosso, e ora dorme come un angioletto.
Hwoarang sembra star per svenire da un momento all’altro.
Tanto vale che torniamo in albergo.
Lo propongo al mio amico.

“Vai a fare la nanna, Lee!Alla tua età non dovresti restare alzato fino a quest’ora!” mi risponde con la voce impastata dall’alcol.

Mi sento piuttosto stanco, e per di più mi dovrò trascinare Steve fino al hotel di peso.
Anche se è minorenne, io non mi prendo nessuna responsabilità.
Ora me ne vado e chi si è visto s’è visto!

Mi alzo, e me ve vado, portandomi praticamente in spalla Fox.
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Hwoarang rimase solo al suo tavolo, senza neanche accorgersene.
Biascicò i nomi dei suoi amici, ma nessuno gli rispose.
Si sentiva maledettamente stanco.
Aveva mal di testa, e la gola secca.
Voleva qualcosa da bere, poco importava se fosse alcolico o no.

“Hai sete, piccolo?” chiese una donna procace, dai lunghi capelli neri e dalla pelle ambrata sedendosi vicino a lui.

Senza protestare per l’appellativo, Hwoarie bevve un sorso del gin lemon che gli era stato offerto.
Ma non si accorse che, prima che lo finisse, la giovane aveva gettato delle strane pillole nel suo drink.
Se ne rese conto, con suo estremo dispiacere, una volta posato il bicchiere sul ripiano.

Aveva un caldo insopportabile, e gli occhi si staccavano con difficoltà dalla vistosa scollatura della ragazza.
Sentì il suo corpo reagire a quella visione.
Man mano che passavano i secondi, la sua erezione si faceva sempre più dolorosa.

Perché cazzo gli stava succedendo una cosa così paradossale?
Non gli erano mai piaciute le donne!!!!
E si stava comportando come un adolescente alla sua prima volta.
Si sforzò di pensare ad Heihachi Mishima in strane pose erotiche, ma nemmeno quello gli fu di aiuto.

Che cazzo gli aveva dato quella puttana?

FINE SECONDO CAPITOLO

Hwoarie: Ma si può sapere che cazzo ho fatto per meritarmi tutto questo?
Akira14: Oh oh.
Jin: Amore, ti salverò io! Vero Akira?
Akira14: Oh oh oh.
Marduk: Questo capitolo nn mi piace!
Xiaoyu: Nemmeno a me! Mi hai fatto sembrare una scema!
AkiJin&Hwoarie: Tu non lo sembri, lo sei!
Xiaoyu: Ma se ho perfino preso il diploma!
AkiJin&Hwoarie: Sarà…
Kazuya: *evil grin*
Akira14: Torna a cuccia tu!Non centri niente!

ANTICIPAZIONI DEL TERZO CAPITOLO: Che cosa è stato somministrato al mio maritino?
E soprattutto, chi è quella ragazza e che cosa vuole dal Blood Talon?
Jin avrà l’occasione di vendicarsi su Hwoarie, o gli tornerà il suo ragazzo fatto a pezzi in una valigetta?
E in che modo Kazuya vuole approfittare biecamente della situazione, spacciandosi per l’eroe di turno?

Questo ed altro nella prossima puntata di “Underneath The Lies” dove niente è come sembra!






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