Naruto appartiene al maestro Masashi Kishimoto e chi di diritto. Questa storia non è scritta a fini di lucro.

Ringrazio Ale e Silvia per il loro grande Aiuto per scrive questa ff, senza di voi sarei persa ragazza *__*

 



 


 

 

Starò sempre con te

 

parte II

 

di Winry83

 



Naruto e Shilkamaru arrivarono in classe lentamente; Naruto aveva ancora alcuni piccoli giramenti di testa e cercò inutilmente di non farli notare al suo amico, ma Shikamaru da attento osservatore qual’era lo notò e gli disse.

- Naru, forse è meglio andare in infermeria -

- No, Shika sto benissimo -

- Allora perché ti tieni così saldamente al mio braccio ? -

- Ma solo perché ti voglio bene -

Disse con un sorriso stanco Naruto. Shikamaru sospirò e lentamente lo accompagnò al suo banco; i due ragazzi non si accorsero di due occhi scuri, e apparentemente inespressivi, che avevano seguito tutta la scena.

Le lezioni seguirono abbastanza tranquillamente.

Arrivata la pausa pranzo, Shikamaru decise che avrebbe portato Naruto in infermeria e non avrebbe accettato nessun no dal bel biondino. Naruto accettò e sospirando disse.

- Ok, un pò di riposo non potrà farmi che bene, però prima devo andare in bagno -

- Ok, io ti aspetto fuori -

Naruto annuì e si diresse in bagno; lì si sciacquò la faccia per rinfrescarsi e notò che era più pallido del solito, tra se disse “scusami Shika per farti preoccupare tanto”… in quel momento da uno dei bagni uscì Sai che appena vide il biondino fece un sorriso malizioso, per poi dire.

- Oh, guarda chi abbiamo qui, il caro Naru-Chan -

- Non mi pare che siamo così intimi, anzi, non siamo proprio amici, per cui non chiamarmi Naru-Chan e torna dalla tua banda di bulli -

Disse Naruto, Sai con finta voce ferita disse.

- Oh, così mi spezzi il cuore Naru-Chan -

- Chi se ne frega, ora lasciami in pace -

E dicendo questo Naruto si diresse verso l’uscita del bagno, ma venne bloccato da Sai, che lo bloccò contro un muro e gli sussurrò.

- Fai il duro è, ma non mi scapperai, mi piace troppo il tuo sederino -

Detto questo Sai cominciò a leccargli il collo, per poi lasciargli un enorme succhiotto, Naruto cominciò a divincolarsi, ma con la poca forza che aveva era inutile. Sai venne interrotto da un leggero tossire e si girò dicendo.

- Ma chi è che… -

Ma s’interruppe appena vide Sasuke appoggiato sulla porta dell’entrata del bagno, con le braccia incrociate su petto.

- Oh, sei tu Sasuke, che vuoi? -

- Sbrigati -

- Uff, sempre a rovinarmi il divertimento tu -

E dicendo questo Sai si stacco da Naruto, ma non prima di dire.

- Ci vediamo presto Naru-Chan -

Naruto ribatté.

- Tsz, nei tuoi sogni, torna dal tuo padrone -

Sai fece finta di niente, mentre Sasuke a quella risposta fece un piccolo sorriso impercettibile, ma che fu notato da Naruto, che prima di oltrepassarli gli chiese.

- Che hai da sorridere Uchiha ? -

Ma ovviamente non ricevette risposta, Naruto uscì dal bagno, lasciando soli Sai e Sasuke.

- Uff… Sasuke, sei arrivato sul più bello, stavo quasi per… -

- Tu non lo toccherai più, chiaro ?! -

- E perché ? -

- Quel dobe mi attira, sarà divertente divertirsi con lui -

- Uff, ma lo avevo visto prima io -

Sasuke gli lanciò uno sguardo che non ammetteva repliche e uscì anche lui dal bagno seguito da Sai.

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Una volta arrivati in infermeria, Shikamaru fece stendere Naruto su un lettino, poi prese il leggero lenzuolo e lo coprì, ma notò una strana macchia sul collo, allora gli sbottonò il coletto della camicia e vide un grosso livido rosso e capì subito cosa fosse, così chiese a Naruto.

- Naru chi e quando te l’anno fatto quello ? -

- ??? -

- Naru, hai un succhiotto sul collo, è impossibile non vederlo -

- ………… -

- Su Naru parla -

- Sai -

Shikamaru scatto furioso, dicendo.

- Ma io quello schifoso lo uccido, ma come ha osato solo guardarti, io…. -

Naruto lo bloccò, dicendogli.

- Calmati Shika, non è successo niente, è stata colpa mia, non sono stato attento… pensa è stato l’Uchiha a fermarlo -

Shikamaru non sapeva cosa pensare e gli chiese.

- E come mai ? -

- Non lo so, ma francamente ora come ora non m’interessa, sono troppo stanco Shika -

- Su riposa -

- Shika, posso chiederti un favore ? -

- Certo, dimmi -

- Faresti fare una giustificazione dall’infermiera della scuola per farmi uscire ora, sono troppo stanco e prima della terapia di oggi vorrei riposare -

- Ok, me ne farò fare una pure io, così ti accompagno a casa -

- Non preoccuparti, posso andare anche da solo -

- No, mio caro, non oggi e no in questo stato -

Dicendo questo Shikamaru si diresse dall’infermiera, che conoscendo le condizioni del biondino, firmò immediatamente i due permessi, poi Shikamaru andò in classe, diede i due permessi al professore e prese la sua borsa e quella di Naruto, ma venne bloccato da una voce fredda che gli chiese.

- Nara dove porti la borsa di quell’inutile dobe ? -

- Visto che è un “inutile dobe” non sono affaracci tuoi, non credi Uchiha !!! -

E dicendo questo se ne andò, Sasuke non capiva il motivo del suo grande interesse per “quell’inutile dobe” . (hehehe io lo so il perché… vecchio porcone)

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I giorni passarono e Sai, come ordinato da Sasuke, lasciò stare Naruto. Sasuke dal canto suo non riusciva a staccare lo sguardo da lui e lo stuzzicava in ogni modo possibile chiamandolo sempre stupido dobe o inutile dobe; gli piacevano le sue espressioni, ogni volta diverse, ma si accorse anche del suo strano pallore e del fatto che era dimagrito parecchio, ma non ci dette tropo peso, infondo “a me non importava di quell’inutile e fastidioso dobe” continuava a ripetersi.

Un giorno come gli altri, Naruto dopo l’ennesima terapia era di ritorno a casa; quel giorno era stato peggio del solito e stava malissimo, si maledì per non aver fatto venire Shikamaru come gli aveva chiesto. Aveva deciso di andare al parco per riposarsi su una panchina e poi chiamare Shikamaru con il cellulare e farsi venire a prendere, ma dopo pochi passi cadde svenuto.

Sasuke girava annoiato per le strade, era irritato con Sai, che insisteva a lamentarsi del fatto, che era stato costretto a lasciar perdere il biondino e continuava a chiederne il motivo a Sasuke. La cosa che lo irritava di più però, era che nemmeno lui ne sapeva il motivo.
Girato un vicolo vide Naruto, stava per dargli come al solito “dell’inutile dobe” quando lo vide svenire, senza pensarci troppo si fiondò su di lui, lo prese delicatamente tra le braccia scuotendolo leggermente e chiamandolo, ma non ricevette risposta. A quel punto cominciò a chiamarlo più forte, a scuoterlo con più forza, ma niente; provò persino a buttargli un pò d’acqua fredda in viso, ma Naruto non accennava ad aprire gli occhi, allora decise che visto che si trovavano vicino casa sua lo avrebbe poetato li per farlo riprendere.

Arrivato a casa Sasuke chiese aiuto a suo fratello Itachi, che vedendo Naruto svenuto gli chiese.

- Sasu, ma cosa è successo ? -

- Non lo so, è svenuto per strada, non sapevo cosa fare e lo portato da noi, va bene vero? -

- Si, si certo, mamma e papà ancora non sono arrivati, lo sai le solite riunioni in ospedale -

- Si, ok, ma cosa facciamo con lui -

- Portalo nella stanza degli ospiti e stendilo sul letto, ok ? -

- Ok -

E dicendo questo lo portò dove aveva detto Itachi, che entrò nella stanza pochi minuti dopo con una ciotola d’acqua fredda e una pezza che diede a Sasuke.

- ??? -

- Non vedi che il tuo amico è pallido, passagli la pazze bagnata sul viso e sul torace, dovrebbe sentirsi meglio così -

Sasuke annuì, tolse la maglia come gli aveva detto il fratello e rimase per un minuto a osservare il fisico di Naruto; non ricordava che fosse così magro, notò pure dei strani lividi sulle braccia sembravano delle punture di aghi e gli venne una strana teoria, che fu detta ad alta voce da Itachi.

- Credo che il tuo amico si droghi Sasu… è pallido, molto magro e tutti questi lividi… -

- Non è mio amico -

- E allora perché lo hai portato qui ? -

- Non lo so -

- Ok, ora lasciamolo riposare, quando si sveglierà gli chiederemo delle spiegazioni -

E dicendo questo Itachi si diresse verso la porta, ma notò che suo fratello non lo seguì, non disse niente e silenziosamente uscì dalla stanza con un sorriso sulle labbra.

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Naruto si riprese dopo circa un’ora, aprì lentamente gli occhi e con fatica si tirò su, cominciò a guardarsi intorno, ma non riconobbe la stanza, poi improvvisamente sentì la porta aprirsi e vide Sasuke entrare tranquillamente.

- Uchiha ? Che ci fai qui? -

- Dobe!!! Sei a casa mia -

- Cosa?! E come ci sono arrivato?! -

Solo in quel momento si accorse che era a petto nudo, e istintivamente si coprì con il lenzuolo, chiedendogli.

- Perché non ho la maglietta ? Che cosa mi hai fatto? Oltre che bullo, sei pure un manico! -

Sasuke furioso gli disse.

- Calmati dobe, ti ho visto svenire per strada e ti ho portato qui per farti riprendere… non ti ho fatto nulla, ti ho tolto la maglietta per passarti una pezza bagnata per farti riprendere, tsz -

- Si, ma allora ammetti che sei un bullo maniaco è !!! -

- Zitto dobe !!! -

- No, zitto tu teme!!! -

- Dovresti essermi riconoscente sai -

- E perché? -

- Mi pare che Sai non ti dia più fastidio -

- E con questo? -

- Devi ringraziare solo me per questo -

- E chi te l’ha chiesto? So badare a me stesso -

E dicendo questo si alzò e cominciò a cercare la sua maglietta, una volta trovata se la mise e si diresse verso la porta, quando venne bloccato da Susuke che gli chiese.

- Da quanto ti droghi? -

- ??? -

- Quelli che hai sulle braccia sono lividi di siringhe -

Naruto sbarrò gli occhi e istintivamente portò le braccia dietro alla schiena e poi disse.

- Non sono cazzi tuoi Uchiha -

- E poi sarei io il bullo è -

- Certo che sei tu, non sono mica io che maltratto chiunque non credo sia degno di starmi vicino -

- ……… -

- Non sai cosa rispondere quando ti si dice la verità è? Ed ora lasciami che vado “dai miei amici drogati” -

Detto questo uscì di corsa, sbattendo la porta.

Continua...