DISCLAIMER: I personaggi come sempre non sono miei ç_ç ma di Kazuya Minekura?
RINGRAZIAMENTI: Grazie al mio beta reader Raistlin che sopporta le mie inutili fic?
DEDICA: Buon compleanno Sirio… visto che JB e Roy non ti piacciono, ho scritto questa inutile cortissima ficcina su Saiyuki… senza nessuna storia su cui basarla…
NOTE: Sì state leggendo quello che leggete… non è una Shota, infatti tra Konzen e Goku mica succede qualcosa di più di quello che succede… mentre per Kenren e Tenpou lasciamo perdere ^_^


Per Colpa Di Un Bacio

di Saya

Kenren stava camminando per i corridoi del palazzo celeste, con la sua solita aria da duro, e la solita bottiglia di sake appesa alla cinta dell'impermeabile che indossava. Mani in tasca ignorava completamente la presenza di quelli che gli venivano incontro, senza nemmeno rendersi conto che ormai non era visto di buon occhio da maggior parte delle divinità. Finalmente notò che era di fronte al ufficio di Konzen, si fermò davanti alla porta pensando a cosa fare, in fondo che male ci sarebbe stato nell'entrare e salutare il biondo e la scimmietta. Così, come sempre senza bussare, aprì quella porta, la porta massiccia di ebano di un colore dorato, e una rappresentazione del sole… non sapeva a cosa andava incontro, così aprì la porta, per rimanere pietrificato, tanto né Konzen né Goku potevano notarlo.?Goku stava seduto sulla scrivania del biondino dicendo qualcosa, mentre il suo sole sembrava alquanto irritato; al che la scimmia fece una cosa che nessuno si sarebbe immaginato, di sua spontanea volontà. Fu a questo punto, quando il povero Kenren aveva aperto la posta, che poggiò le mani sulle guance di Konzen attirandolo a sé, per poggiare delicatamente le sue labbra su quelle del biondino. La divinità che al posto dei capelli aveva dei raggi del sole, in un primo momento sgranò gli occhi non sapendo cosa fare o come muoversi, di certo non si aspettava che la scimmia fosse così audace da baciarlo. (perché riesco ad immaginarmi una scena del genere chiaramente? ndSaya O_O *_ancora_sotto_shock *ndKonzen_e_Kenren allora dicevo *girandosi verso kanzeon* che cavolo hai raccontato a quell'ingenuo?ndSaya UhUhUh *espressione da colpevole soddisfatto* ndKanzeon) Lo sguardo del biondino infine si addolcì, finché non chiuse gli occhi abbandonandosi per la prima volta completamente alla situazione, senza irritazione. Alzò le braccia e poggiò le mani sui fianchi della scimmia, passò la lingua sulle labbra morbide e insistenti di Goku, per poi violare quella cavità calda che non era stata mai esplorata. Lentamente la sua lingua iniziò l’indagine dentro la bocca, cercando la lingua del ragazzino, per infine trovarla. Quando si sfiorarono Goku per un attimo aprì gli occhi sorpreso di come si stesse evolvendo la cosa, poi li richiuse, e le sue mani dal viso di Konzen scivolarono sulle sue spalle ed infine a circondargli il collo, stringendosi di più a lui, assaporando ogni momento del bacio. Scivolò lentamente dalla scrivania finendo in grembo a Konzen, che lo strinse per la prima volta a sé con dolcezza, senza mai rompere il bacio. Finalmente Kenren si rese conto che era di troppo e che se Konzen lo avesse scoperto li in quel momento l’avrebbe ammazzato senza pensarci su due volte. In fondo aveva visto qualcosa che non si sarebbe mai immaginato. Dando fondo a tutta la sua forza di volontà costrinse il suo corpo a muoversi, e finalmente riuscì a scappare da quella stanza, assicurandosi prima di aver chiuso la porta bene e senza fare il minimo rumore. Si passò la mano tra i capelli, ancora in stato di shock, non riusciva a lasciare il posto di fronte alla porta chiusa dell'ufficio, poi qualcosa lo fece scattare e corse verso il giardino, per poi fermarsi sotto il suo albero e salirci sopra. La sua mente era vuota, con le mani tremanti prese la sua bottiglia di sake e il bicchierino che teneva in tasca, lo riempì fino all'orlo per bersi il liquido senza fermarsi. Sospirò fissando la bottiglia che teneva nella mano sinistra, chiedendosi perché quelle immagini non lasciavano la sua mente, perché continuava a vedere anche cose che sicuramente non erano successe, e perché continuava a pensare a Tenpou nudo e voglioso su un letto. Riempì di nuovo il suo bicchierino bevendo con facilità in un sorso. Poi mise quel bicchierino nella tasca e saltò giù dall'albero mettendo a posto alla cinta la bottiglia. Rimise le mani in tasca e con l’espressione seria si diresse verso l’ala dove c’era l’ufficio del suo superiore. Questa volta bussò alla porta, e dalla stanza dietro di essa si senti un avanti, che lo fece entrare, La sua parte razionale gli intimava di andarsene, mentre il cuore gli dettava tutt’altra cosa. Si avvicinò a Tenpou che lo guardava quasi perplesso, Kenren infatti non aveva salutato entrando, ma si avvicinava a passi lunghi all'uomo con gli occhiali. Tenpou lasciò il libro sulla scrivania cercando di capire cosa turbasse Kenren, quando si ritrovò un suo braccio intorno alla vita, attirato a pochi millimetri dal generale dai capelli rosa e poi sentì il respiro di quest’ultimo sulle proprie labbra, incapace di muoversi. Infine si trovò avvolto in un bacio pieno di passione al quale non seppe resistere. Senza rendersene conto si strinse di più all'uomo che lo stava abbracciando, circondando il suo collo con le proprie braccia, approfondendo il bacio. Kenren spinse Tenpou verso il tavolo, mentre cercava di liberare quella scrivania dalle tonnellate di libri, alla fine quando capì che non c'era verso di liberarsi di quei libri, alzò dolcemente il suo generale appoggiandolo sul mucchio di libri rimasti ancora al loro posto. (fatemi capire… sesso sui libri? ndSaya *ignorando Saya* ndT&K) Le mani del rossino si alzarono togliendo freneticamente il camice da dottore che portava Tenpou, senza mai staccarsi da quelle labbra che lo avevano intossicato; si, si avevano baciato, ma mai con una disperazione del genere, mai con una voglia di possedersi a vicenda tale da fargli andare completamente in tilt il cervello. Finalmente anche le mani di Tenpou iniziarono a lavorare sull'impermeabile di Kenren, levandoglielo senza troppi problemi, facendolo scivolare ai suoi piedi, lasciandolo a petto nudo (eh si, come dice Mikawa – pronto per l’uso ndSaya). Le dita esperte sciolsero il nodo della cravatta del moretto lanciandola chissà dove nell'ufficio del suo superiore, poi le sue mani fredde scivolarono sui bordi della camicia, infilandosi sotto di essa, venendo finalmente in contatto con la pelle scottante del compagno. Tenpou sussultò per il contatto, gelido gemendo leggermente nel bacio. (mazza manco respirano ndSaya). Le mani esperte salirono fino ai capezzoli per iniziare a giocarci dolcemente, ormai non c’era più possibilità di tornare indietro. Finalmente le loro labbra si staccarono e l’aria in ufficio divenne più pesante e piena di ansiti del generale Tenpou. Kenren, spazientito, strappò con irruenza via l’indumento che nascondeva il petto del suo amante, per potere vedere la pelle che stava toccando. Le sue labbra si posarono sul collo del compagno leccando dolcemente, scendendo sempre di più fino a congiungersi con le dita sul capezzolo sinistro e prendendo il loro posto. La lingua passò dolcemente sull'areola, ed infine prese tra i denti il capezzolo mordicchiandolo, facendo gemere a voce alta il suo superiore. Le mani di Tenpou affondarono nei capelli rosa della divinità che lo stava facendo impazzire di passione, già sentiva tutta l’energia che gli era scesa nelle parti basse svegliando la sua virilità. Intanto, appena Kenren fu soddisfatto del capezzolo sinistro, passò al capezzolo destro somministrando le stesse cure anche ad esso. Le sue mani continuavano ad accarezzare i fianchi del suo amante, scendendo fino ai pantaloni, iniziando a trafficare con la cinta e i bottoni: voleva Tenpou nudo e lo voleva subito. Così mentre si occupava del petto del suo generale, liberò le parti basse da ben due inutili indumenti. Kenren si staccò dalla pelle che l’aveva drogato, e sentiva già l’astinenza, ma la vista su quel corpo meraviglioso l’aveva ripagato. Le guance di Tenpou erano arrossate, quasi si vergognava di guardare il suo sottoposto negli occhi, le braccia erano tese in avanti, le dita ancora affondate tra i capelli del rosso. Kenren si leccò le labbra, riavvicinandosi a baciare delicatamente le labbra del compagno che presto avrebbe posseduto. La sua bocca scese dietro l’orecchio seguendo una scia perfettamente immaginata e tracciata nella sua mente, leccando lentamente il collo, per finire sul petto e lasciare un umida scia dietro i suoi baci bagnati. Si soffermò sul ombelico, giocandoci per qualche momento, facendo rabbrividire il moretto che chiude gli occhi e con una mano si tolse gli occhiali, poggiandoli da qualche parte e dimenticandosi subito dove li aveva appoggiati. Poi, un sussulto e un gemito molto più vocale degli altri: Kenren era arrivato alla sua virilità. Infatti il generale dai capelli rosa aveva poggiato le sue labbra bollenti sulla punta, baciandola, per poi passare dolcemente la lingua sopra assaggiandone il sapore. Decidendo che era anche meglio del sake che portava sempre con sé lo prese completamente in bocca, facendo urlare Tenpou, che sgranò gli occhi stringendo di più i capelli del compagno, quasi a fargli male. Il che fece capire a Kenren che al generale dal perenne sorriso piaceva quello che gli stava facendo. Così, senza farselo ripetere, iniziò a muovere la testa, facendo uscire quasi completamente l’eccitazione dalla sua cavità orale, per poi affondare riprendendolo completamente tra le sue pareti calde, facendo attenzione a non fargli male mentre, per dargli più piacere, strusciava sulla pelle tesa anche i suoi denti perfetti. Tenpou iniziò a ripetere come un mantra il nome del suo sottoposto, lasciando finalmente liberi i suoi capelli, appoggiandosi al tavolo per paura di cadere… La mano di Kenren salì fino al viso del suo compagno, accarezzando dolcemente le sue labbra. Il moretto capì le sue intenzioni e senza indugiare prese nella sua bocca le dita sottili dell'amante iniziando a mimare i movimenti del rosso. Tenpou aveva gli occhi semichiusi ed osservava Kenren che gli dava un piacere immenso, era una cosa che non osava sognarsi nemmeno la notte, di potere sentire quelle labbra calde su di lui e il suo sottoposto in ginocchio di fronte alla sua persona che succhiava con passione il suo membro. Il sangue nelle sue vene sembrava lava incandescente che scendeva da un vulcano e continuava ad riempire il suo ventre, la testa gli girava e non si accorse nemmeno quando Kenren tirò fuori le dita dalla sua bocca. Gemeva come una ragazzina alla sua prima esperienza sessuale. Non riusciva più a rendersi conto né del tempo né del luogo in cui era, riusciva solo a percepire quella bocca calda sulla sua virilità che lo faceva impazzire. Non sentì una mano allargare i suoi glutei, intrufolandosi tra di essi, cercando la sua apertura vergine. L’indice accarezzò dolcemente l’anello muscolare per rilassarlo e non fargli troppo male durante la penetrazione; quando fu sicuro che fosse abbastanza rilassato succhiò con passione la punta dell’eccitazione del compagno per non fargli sentire nessun dolore, infilando il dito dentro, perdendosi nel calore dell'interno del corpo di Tenpou. Il moretto senti una leggera intrusione, ma quella lingua vivace distolse quasi subito la sua attenzione da quella sensazione strana. Ormai Tenpou era completamente annebbiato dalle sensazioni che provava: la lingua, calda e bagnata avvolgeva il suo membro facendolo diventare sempre più duro, i denti strusciavano sulla sua pelle senza mai fargli male, ma mandando leggere scariche elettriche su per la sua spina dorsale ed infine senti qualcosa dentro il suo corpo che stravolse tutti i suoi sensi, Kenren aveva trovato il punto magico della perdizione. Non sapeva che dentro di lui si muovevano già ben tre dita, il suo corpo si tese, sgranò gli occhi inarcando la schiena, svuotandosi completamente nella bocca del rosso che aspettava con impazienza di assaggiarlo. Un'onda arrivo nella cavità orale di Kenren, che senza indugiare oltre ingoiò il succo d’amore proveniente dal suo compagno meravigliandosi del sapore agro dolce, sapendo già che non avrebbe più potuto farne a meno. Kenren si stacco da lui, estraendo le proprie dita dal suo corpo, leccandosi ancora le labbra, cercando il sapore rimastogli di quella bevanda tanto prelibata. Guardando il suo superiore con sguardo malizioso iniziò a togliersi con movimenti lenti i pantaloni, liberandosi da anfibi e boxer nello stesso momento. Sentiva addosso gli occhi pieni di passione di Tenpou, lo desiderava e sapeva che anche il suo amante lo voleva. Si avvicinò allargando le gambe del compagno, facendolo sdraiare sulla scrivania e sui libri rimasti sopra di essa. Poggiò le mani sotto le cosce magre ma muscolose del moretto, posizionando il suo membro alla porta del paradiso. Tenpou si passò la lingua sulle labbra, invitando Kenren a baciarlo, e ,mentre il rosso si sporgeva sopra di lui catturando le sue labbra in un altro bacio, spinse con forza dentro di lui affondando completamente dentro a quel corpo caldo. Tenpou non si stacco dal bacio anche se il suo essere fu pervaso da un dolore che non sapeva esistere, il rosso si era fermato aspettando che il suo compagno si abituasse ad averlo dentro di sé. Le loro lingue si accarezzavano dolcemente, mentre una mano furtiva si avvicinò al membro spento del moretto prendendolo tra le dita, stringendo e iniziando a muoversi ritmicamente svegliandolo da quella semi coscienza. Tenpou, senza farsi troppi problemi, artigliò la schiena del compagno muovendo lentamente il bacino per fargli capire che era pronto per ricevere tutta la sua passione. Bastava solo quello a Kenren, che con lentezza inaudita sfilò il suo membro quasi completamente fino ad affondare di nuovo dentro di lui. Il moretto non resistette e si staccò dal bacio, ansimando pesantemente con occhi chiusi. Non appena Kenren velocizzò il ritmo spingendo ancora più a fondo iniziò ad urlare, le sensazioni che provava erano sublimi, la mano sulla sua eccitazione ormai eretta si muoveva nello stesso ritmo con cui il rosso lo possedeva, e poi successe di nuovo, la punta della virilità sfioro quel punto magico dentro il suo corpo e Tenpou inizio a urlare frasi incomprensibili, l’unica cosa che si capiva era il nome dell'amante. I loro corpi andavano a fuoco, avevano bisogno di molto più di così. Senza rendersene conto entrambi iniziarono a muoversi come bestie selvagge in quella danza tanto primitiva quanto unica e bellissima. Nessuno dei due sarebbe resistito a lungo, Kenren strinse ancora di più il membro del compagno nella sua mano e spinse con ancora più forza affondando dentro di lui, sollecitando quel punto magico, al che il cervello del moretto non seppe fare altro che andare in estasi, e si svuotò sui loro ventri. Quando Tenpou venne, Kenren senti i muscoli contrarsi introno al suo membro stringendolo e costringendolo a venire dentro di lui, marchiandolo alla fine come sua proprietà. Sfinito, senza sfilarsi fuori dal compagno si poggiò sul suo petto… nella stanza si sentiva l’odore di sesso e sudore, ma c’era anche un aria tranquilla piena di pace interiore, nella quale l’unico rumore erano i respiri dei due uomini che avevano appena finito di fare l’amore. Finalmente Kenren uscì delicatamente da Tenpou, quando questo lo attirò a se baciandolo dolcemente, facendolo sdraiare vicino a lui sui libri sulla scrivania… con la mano sinistra cercò il suo camice e li coprì con esso. Kenren infilò la mano nella tasca dell'indumento tirando fuori le sigarette, prima ne accese una e la passò tra le labbra del suo superiore, poi se ne accese una da solo e guardò verso il compagno con un sorriso. Tenpou per un attimo lo fisso serio, poi anche le sue labbra si arricciarono in un sorriso tenero e pieno di promesse…

-owari-

Saya: ecco finita ok?
Tutti: che cos’è questa roba??
Saya: una pwp…?
Kanzeon: nessuno ha mai aperto bocca in questa fic?
Saya: mi sembra ovvio dovevano usarle per qalcos’altro *accendendosi anche lei la sigaretta*?
Kenren: *ç*?Tenpou: …*soddisfatto*
Konzen: O_O *ancora sottoshock per essere stato baciato da Goku*?
Goku: Konzen stai bene??
Saya: tutti in fila e adesso tutti insieme?
Saya&Tutti: BUON COMPLEANNO SIRIO


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