DISCLAIMER: I personaggi sono di Minekura Kazuya.

 


 

Non ti amo

parte I

di Nerfertari


Sanzo si svegliò di soprassalto.

Ancora...

Aveva sognato ancora la morte di Komyo Sanzo...e anche del suo amico Shuuei.

Possibile che non vi fosse il modo di liberarsi di quegli incubi?

Di giorno riusciva a non pensarci e ad accettare (per quanto fosse possibile) l’accaduto, ma durante la notte i fantasmi del passato riemergevano dal suo inconscio per tormentarlo.

Dalle ante chiuse filtrava la luce del sole del mattino.

Sanzo si stropicciò elegantemente gli occhi e sospirò.

Addormentato accanto a lui c’era Goku, rannicchiato sul petto del monaco.

Stranamente non stava russando; aveva il viso sereno e tranquillo come sempre.

Era rassicurante per Sanzo poter stringere lo scimmiotto a sé , soprattutto quando i ricordi tristi tentavano di irrompere di nuovo nella sua testa.

Dormivano insieme da quasi un mese,ormai.

Avevano iniziato a fare l’amore istintivamente, senza porsi troppe domande.

Il loro legame era così palesemente intenso che sarebbe stato un vero spreco non concretizzarlo, dato che tra loro esisteva anche una forte attrazione fisica.

Il bonzo si mise a sedere e recuperò i propri pantaloni, che erano finiti in fondo al letto.

Rimase seduto con la testa tra le mani.

“Buongiorno Sanzo!” La scimmia si era svegliata e stava già abbracciando Sanzo strofinandosi alla sua schiena.

Sanzo non era dell’umore giusto per apprezzare una delle continue dimostrazioni d’affetto di Goku. “Sbrigati,il sole è già alto! Facciamo colazione e ripartiamo.” disse tranquillamente il bonzo.

“OK!” rispose cinguettante Goku, che si precipitò in bagno.

 

**************

 

Nella stanza accanto , Gojyo e Hakkai si erano svegliati già da un pezzo.

“Anche stanotte quei due hanno fatto il solito baccano!” commentò il kappa con un sorriso ironico dipinto sul viso.

“E’ vero. E’ strano che non ci sia ancora capitato di essere cacciati da qualche locanda.” sorrise Hakkai.

“Quell’idiota del bonzo cerca di tappargli la bocca ma la scimmia non riesce a non far rumore.” continuò Gojyo. “E Sanzo si ostina ancora a negarci che tra lui e quell’altro stupido ci sia del tenero! Che timidone... a me piacerebbe conoscere i particolari!”

Hakkai rise e poi disse:” Andiamo a fare colazione ,ora. Altrimenti Sanzo si arrabbierà nonostante abbia passato una notte piacevole.”

 

***************

 

Quella mattina decisero di non riprendere il viaggio.

Il cielo si era riempito di nubi minacciose e non era saggio rischiare di incontrare un temporale lungo la strada.

Sanzo lasciò la scimmia con Hakkai e andò a comprarsi il giornale e le sigarette.

Era dal momento del risveglio che si sentiva strano.

Fino al giorno precedente era stato convinto delle proprie scelte e la compagnia di Goku lo rasserenava. Ora invece provava una sorta di insicurezza...

Che il suo amore per Goku fosse solo la risposta ad un bisogno momentaneo di affetto?

In fondo si era sempre trovato bene da solo e il suo unico credo era “Non avere nulla”.

Non era necessario legarsi a Goku, che l’avrebbe seguito comunque...come un semplice e leale compagno di viaggio.

Assorto nei propri pensieri, il bonzo fece ritorno alla locanda e si chiuse in camera.

 

Goku irruppe nella stanza con il suo tipico entusiasmo.

“Ehi,Sanzo! Guarda cosa mi ha regalato la padrona della locanda!” La scimmia teneva in mano un piatto di biscotti appena sfornati. “Li vuoi assaggiare?Sono buonissimi!”

Sanzo era seduto sul letto con il giornale in mano. Alzò appena lo sguardo e rispose:”No,non mi vanno...”.

Goku continuava a sorridere. Era così allegro da quando poteva unirsi al suo bonzo.

Si sedette vicino a Sanzo e si avvinghiò al suo braccio.

“Vorrei leggere in pace il mio giornale,se non ti dispiace.” commentò gelidamente Sanzo.

Goku lo guardò stupito. “Che cosa c’è, Sanzo? Sei di cattivo umore? Eppure non piove!”

Sanzo lo guardò con i suoi freddi occhi viola.“Voglio starmene tranquillo. Non essere sempre così invadente.”

Goku sapeva che ogni tanto Sanzo diventava scorbutico e schivo.

Senza chiedere altro si staccò da lui,uscì dalla camera e raggiunse Gojyo, che stava giocando a carte al piano di sotto.

 

“Guarda che qui stiamo giocando d’azzardo , stupida scimmia!” disse Gojyo quando vide che Goku si era seduto al tavolo da gioco. “ Perché non vai a fare compagnia al tuo padrone?”

Goku sollevò lo sguardo e il kappa dai capelli rossi notò la tristezza negli occhi dell’amico.

“E va bene, ho capito... Ti porto a fare due passi. Tanto qui ho già vinto abbastanza.”

Si alzò e si congedò dai suoi avversari,ben contenti di non dover più giocare con un mezzo demone tanto fortunato al gioco.

“Cosa c’è,scimmia?” chiese premurosamente Gojyo mentre camminavano per la strada. “Sanzo ti ha trattato male?”

“No... è solo di cattivo umore,credo.”rispose Goku,che continuava a tenere gli occhi bassi.

“Sai che novità...” il kappa cercava di sdrammatizzare. “Lo sai come è fatto! Domani gli passerà! Non devi prendertela per queste cose! E io che mi ero preoccupato...”

“Lo so,Gojyo...” lo interruppe Goku. “Ma non era più successo da quando...bè... da quando io e Sanzo....abbiamo...” La scimmietta arrossì lievemente.

“Si,si... ho capito....” sorrise Gojyo, lieto di aver ottenuto la confessione di uno dei due.

“Ecco...”riprese Goku “...io pensavo di poterlo aiutare a essere felice,ma...”

“Lo sapevo che stavi pensando qualcosa di stupido!”lo interruppe “Anche se rendi felice una persona,non la puoi comunque cambiare. Sanzo è sempre stato lunatico e instabile! Devi solo aspettare giorni migliori. Non prendertela...”

Goku rifletté per qualche minuto, poi alzò la testa e sorrise a Gojyo.

“Già che siamo in giro mi compri uno spuntino?” implorò la scimmia.

“Accidenti.... Guarda che non vinco al gioco per sfamare un idiota come te!” replicò il Kappa.

“Chi sarebbe l’idiota????”

 

*****************

 

Nel corso della giornata cadde una leggera pioggerella.

Tuttavia Sanzo non sembrava più arrabbiato,né durante il pranzo né durante il pomeriggio.

Goku capì che tutto era tornato alla normalità e si sentì sollevato.

Anche il tempo era migliorato e il giorno seguente sarebbero sicuramente ripartiti.

Dopo cena Sanzo disse che era stanco e che se ne sarebbe andato subito a dormire.

La scimmia lo raggiunse poco dopo ma... il bonzo si era già infilato nel letto e pareva essersi addormentato.

Altro che ‘tutto era tornato alla normalità’...

Di solito ,anche quando era esausto, Sanzo invitava sempre Goku a coricarsi vicino a lui.

Perché stavolta non lo aveva fatto?

<Evidentemente è ancora nervoso...> pensò sconsolato Goku.

Si mise la maglietta che utilizzava quando dormiva ed entrò nel suo letto freddo.

Si raggomitolò su se stesso e chiuse gli occhi.

Avrebbe voluto stendersi vicino a Sanzo per sentire il suo calore, per accarezzare la sua pelle.... ma aveva paura di essere cacciato in malomodo.

Anche se si trovava nella stessa stanza dell’uomo che adorava, si sentiva solo come quando era prigioniero tra le rocce.

Prima gli bastava seguirlo,vederlo,ascoltare la sua voce così penetrante...

Ora invece non poteva fare a meno di stargli appiccicato.

Sanzo era stato sempre gentile con lui,nell’ultimo mese...tranne,ovviamente,davanti a Gojyo e Hakkai. Per questo motivo era più difficile accettare questo improvviso cambiamento d’umore.

Ripensò al discorso del kappa pervertito e si addormentò ,sperando che il giorno seguente fosse migliore di quello appena trascorso.

 

La mattina dopo Goku fu svegliato dal sole che entrava dalla finestra spalancata.

Sanzo si era alzato prima di lui e si stava vestendo.

“Finalmente... Ho aperto la finestra 20 minuti fa!” disse il bonzo senza voltarsi.

“Accidenti...Potevi anche chiamarmi!” replicò Goku alzandosi lentamente dal letto!

Andò a lavarsi e quando tornò in camera trovò Sanzo intento a raccogliere i pochi bagagli.

La scimmia deglutì e si fece coraggio: si avvicinò a Sanzo per chiedergli come si sentisse e per abbracciarlo... non desiderava altro.

Prima che le sue braccia potessero cingere i fianchi del bonzo, questi lo fermò.

Goku rimase immobile.

Sanzo teneva le mani poggiate sulle spalle della scimmietta.

“Goku...” disse “...io credo che ci siamo lasciati trasportare anche troppo.”

La scimmia continuava a fissare Sanzo senza riuscire a ribattere.

“Lasciamo che le cose tornino come prima...

Non ha senso costruire una relazione impegnativa!”

“Cos...?” a Goku sembrò che qualcuno gli avesse inferto una pugnalata nello stomaco.

Le mani di Sanzo ,nel frattempo,si erano allontanate.

La scimmietta non riusciva a credere a ciò che aveva sentito.

In quell’ultimo periodo aveva toccato il cielo con un dito e ora stava precipitando, come Icaro che,con le sue ali di cera , si era avvicinato troppo al caldo sole.

“Ma... Sanzo...” Goku cercò di tornare alla realtà.

Cosa stava succedendo?

“Era un modo come un altro di passare il tempo in modo piacevole....” disse Sanzo.

<Passare il tempo?>

Goku non aveva nemmeno la forza di piangere.

“Ma io...io ti amo,Sanzo!”

Non glie lo aveva ancora detto prima.

Sanzo si fermò sulla porta e guardando Goku rispose:”Ma io non amo te.”

Uscì dalla stanza lasciandovi una scimmia impietrita.

 

 

******************

 

Passarono diverse settimane.

Goku cercava eroicamente di nascondere il proprio tormento : mangiava,litigava con il kappa e faceva domande stupide.

Hakkai e Gojyo si accorsero subito, però, che la scimmia nascondeva qualcosa.

Goku non era capace di mascherare le emozioni ed era sempre spontaneo e trasparente.

Sanzo non sembrava minimamente turbato;il suo volto era impassibile come al solito.

Apparentemente ogni cosa era tornata come prima.

Ed erano sempre in viaggio verso ovest.

 

Il gruppo fece una breve sosta presso una tranquilla cittadella vicina ad un lago in modo da far riposare Hakuryu.

Gojyo approfittò del tempo libero per dare un’occhiata alle fanciulle del luogo mentre gli altri tre compagni si sedettero sotto un grande albero sulla riva del laghetto.

Hakkai cercava di rompere il silenzio.

“Che posto grazioso,non trovate? Sarebbe bello poter restare qui qualche giorno!”

“Un’inutile perdita di tempo”replicò prevedibilmente Sanzo.

Goku ,che non poteva distrarsi attaccando briga con Gojyo, si alzò sorridente dicendo: “Faccio due passi intorno al lago. Tornerò presto!”

Hakkai osservò tristemente il piccolo Goku allontanarsi.

“Senti Sanzo....”bisbigliò. “Non voglio impicciarmi degli affari tuoi ma... è per caso successo qualcosa tra te e Goku?”

“E’ una domanda indiscreta.” rispose prontamente Sanzo.

“Sapevo che avresti risposto così.” disse Hakkai sorridendo. “ E’ solo che non riesco a capire come mai vi siate allontanati. Ero felice che tra voi le cose funzionassero e ora...”

Il suo interlocutore non rispondeva ma Hakkai continuò : “ So che se tu avessi voluto una semplice avventura non ti saresti rivolto a lui.

Lo hai sempre saputo che Goku ti adora e tu non sei così insensibile da illuderlo per poi abbandonarlo.”.

“Mmh...” annuì il bonzo.

“Di cosa hai paura,Sanzo?” Hakkai era sempre così terribilmente acuto.

“Un mese....”disse sottovoce il bonzo. “Un solo mese e già eravamo spaventosamente legati.”

Sanzo tacque un attimo e poi continuò :” Se a uno dei due succedesse qualcosa, l’altro potrebbe morirne.

Io conosco la sofferenza di chi rimane,Hakkai.

La conosci anche tu...

Preferisco che Goku mi consideri un insensibile.

Prima o poi si rassegnerà.

Quanto a me... Cercherò di non pensarci.”

Il ragazzo con gli occhi verdi rimase sconcertato.

Si aspettava un ragionamento simile da parte di Sanzo ma faticava ad accettare che una persona intelligente potesse talvolta dimostrarsi così ottusa.

“Certo....” riprese Hakkai. “Per paura della perdita ,quindi,tu imponi la separazione. Non avermene a male per ciò che sto per dirti ma... la tua è la scelta più comoda,quella meno rischiosa....

Hai la fortuna di aver trovato una persona per cui  e con cui vivere e invece di essere grato alla sorte... la allontani da te?”

Sanzo non rispondeva e teneva lo sguardo puntato al suolo.

“Se tornassi indietro non cambierei nulla della mia vita con Kanan.”concluse Hakkai. “Passerei con lei tutto il tempo possibile... Sono migliore grazie a lei.

Sapere che puoi perdere la persona amata dovrebbe solo spronarti a vivere più intensamente ogni attimo che ti è dato di trascorrerle accanto.”

Detto questo, Hakkai si alzò risoluto e lasciò solo il bonzo,in modo che potesse riflettere.

 

Sanzo sapeva benissimo che Hakkai aveva ragione.

Era logico che afferrare la felicità fosse la scelta giusta.

Ma quanta fatica costava lasciarsi andare dopo aver perduto degli affetti in passato.

Molto spesso il pensare troppo non porta a nulla di buono.

 

********************************

 

Quella notte trovarono 4 camere singole libere.

Goku si buttò sul letto affondando la testa nel cuscino.

In pochi minuti era già entrato in uno stato tra il sonno e la veglia.

Per Goku quello era il momento peggiore della giornata: rimanere solo con sé stesso voleva dire pensare inevitabilmente a Sanzo.

<Ma io non amo te!> gli aveva detto.

Ancora non riusciva a crederlo.

Che stupido era stato a credere che una persona come Sanzo potesse innamorarsi davvero di un patetico animale come lui.

Eppure aveva davvero avuto la sensazione che il monaco lo amasse.

“Accidenti...” bisbigliò.

 

“Ehi scimmia!” la voce calda di Sanzo lo fece sussultare.

Il bonzo era entrato nella camera silenzioso come un gatto, senza che lui se ne accorgesse.

Goku formulò un timido “Ciao...” .

Sanzo si sedette vicino a lui e ,lentamente, gli poggiò una mano sulla testa ,carezzandola gentilmente.

Goku non capiva.

Si voltò verso Sanzo fissandolo con stupore.

“Scusami...” sussurrò il monaco avvicinandosi all’orecchio di Goku.

Gli occhi dorati dello scimmiotto si riempirono di lacrime.

Sanzo baciò le gote rosate di Goku , leccando le gocce salate che gli rigavano il viso.

Goku lo abbracciò gettandoglisi al collo.

Sentire di nuovo il calore e l’odore di Sanzo fu come tornare a respirare.

Le loro bocche si incontrarono con un bacio intenso e pieno di trasporto.

Le mani di Goku circondarono il viso del bonzo.

Era bello sentire di nuovo i morbidi capelli biondi scivolargli tra le dita.

Sanzo si fece strada sotto la maglietta di Goku per poi sfilargliela.

L'eccitazione di Goku stava diventando incontenibile.

Aveva represso per giorni ogni minimo desiderio.

La scimmia sentiva le mani fredde di Sanzo scorrergli sul corpo.

Fredde...

Molto fredde....

Troppo fredde!

 

Goku si svegliò.

Si era addormentato e uno spiffero gelido, proveniente dalla finestra aperta ,lo aveva risvegliato.

<Maledizione...>

Goku colpì il cuscino per sfogare la propria rabbia.

Aveva gli occhi rossi e gonfi e il respiro affannoso.

Era dura andare avanti a quel modo.

 

*********************

 

 

Erano già le 10 del mattino e Goku non era ancora uscito dalla propria camera per fare colazione.

Gojyo fu obbligato da Sanzo ad andare a chiamare <<quello stupido>> .

“EHI SCIMMIA!!”. Bussò con forza sulla porta di legno.

Nessuna risposta.

“GUARDA CHE STO ENTRANDO! SE SEI NUDO , SONO AFFARI TUOI!”

Fece capolino nella stanza.... vuota.

Vuota e in perfetto ordine,per giunta.

“Ma che diav...?”

Subito gli balenò in testa un pensiero: < Accidenti... Ecco,lo sapevo che sarebbe successo!

Se né andato!

Quell’idiota di Sanzo...

Povera scimmia, sarà andata ad impiccarsi da qualche parte!!!!!

Oppure si sarà gettato nel lago!!!!!!!!

Avrà lasciato una lettera con le sue ultime volontà....no.....non c’è niente qui....

LO SAPEVO,LO SAPEVOOOOOOO!!!!!>

 

Sanzo bevve un sorso di the che però gli andò di traverso.

“LO SAPEVOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!”

Gojyo schizzò fuori dalla locanda come una furia.

“Ma che gli prende?” chiese Sanzo sconcertato.

“Eh eh.... Non saprei.”rispose Hakkai. “ Lui è fatto così. Era andato a chiamare Goku? Dimenticavo di dirvi che stamattina si è alzato presto per andare a fare una passeggiata. Ha promesso di tornare in tempo per la partenza.”

Sanzo annuì e raggiunse la porta d’ingresso della locanda.

“MALEDETTO IMBECILLE DI UN KAPPA,TORNA SUBITO QUI O TI AMMAZZO!!!!!”

 

********************

 

 

Gli spostamenti da un paese all’altro erano sempre terribilmente monotoni,per Sanzo.

Dietro di lui <<i due idioti>> non facevano altro che punzecchiarsi e litigare.

Era il loro modo di divertirsi.

In questo modo il bonzo faticava a sentire i propri pensieri.

Forse era meglio così.

Aveva trascorso notti insonni cercando di non pensare a Goku e al modo in cui l’aveva trattato.

Nonostante la sensatezza dei discorsi di Hakkai, la sua decisione era presa: non sarebbe più caduto vittima della propria debolezza e non avrebbe lasciato che i suoi sentimenti trapelassero...mai più.

Era la cosa migliore,secondo lui.

La loro situazione era troppo rischiosa.

Ogni giorno poteva essere il loro ultimo giorno.

Un coinvolgimento sentimentale li avrebbe solo resi meno lucidi e più vulnerabili.

<L’amore è una debolezza,per quanto possa essere meraviglioso e intenso.> concluse Sanzo.

 

*******************

 

 

FINE PRIMA PARTE

 



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