Noi sempre

parte VIII

di Tifawow


-Yaaahh- sbadigliò sonoramente James camminando per i corridoi della scuola assieme ai suoi amici.
Erano appena usciti dalla lezione di difesa contro le arti oscure, la prima ora della mattinata; al suo fianco c’era Peter e appena un passo dietro di loro, mano nella mano, i due neo piccioncini Remus e Sirius.
Da quando una settimana prima si erano messi insieme i due erano diventati più insopportabili di prima: ogni volta che non c’era nessuno in vista (a parte i due amici, che naturalmente già sapevano) ne approfittavano per appiccicarsi, e la notte non era certo meglio, visto che era un continuo chiacchierio che impediva a James di dormire…e lui odiava non dormire!
Ma ne era felice…finalmente i suoi due migliori amici erano riusciti a dichiararsi dopo anni di sguardi platonici e l’avrebbero smessa con le loro assurse seghe mentali.
Ma tanto per cambiare le cose per lui non andavano meglio.
Andando avanti con i giorni, si era reso conto che Lily Evans gli interessava sempre di meno; forse si era semplicemente stufato dei suoi continui due di picche, o forse perché non riusciva a togliersi dalla mente la visione di quegli occhi così particolari che aveva visto la settimana prima… a chi mai potevano appartenere?
Era stato solo un attimo, ma ne era rimasto scioccato: erano occhi di una bellezza straordinaria… non aveva quasi fatto caso agli occhiali, quelle iridi verde giallo lo avevano stregato. Occhi bellissimi e immensamente tristi… ma che andava a pensare! Per quello che ne sapeva potevano essere occhi di un maschio!
Mentre camminava buttò rapidamente un occhio alle sue spalle: Remus era ancora aggrappato alla mano di Sirius, mentre quest’ultimo camminava guardandolo, come se non fosse in grado di staccare lo sguardo da quello del fidanzato.
Pucciosi era l’unica parola che veniva in mente a James per definirli in quel momento.

-e basta piccioncini in calore!- esclamò con finta esasperazione voltandosi verso di loro e fermando l’incedere della compagnia – è da quando vi siete svegliati che tubate! Ci siamo anche noi eh? Non fateci sentire gli incomodi!- naturalmente scherzava, era felicissimo di vedere le dolci effusioni dei due amici dopo tanto temo… entrambi meritavano tutta la felicità del mondo, se solo gli Dei sapevano quanto avevano sofferto. Beh, gli Dei e anche James.

Lo sguardo di Sirius si alzò minaccioso verso il migliore amico, mentre Remus era arrossito fino alla punta dei capelli biondi –potrei ucciderti per questo sai?-

James ridacchiò –dopo che con il mio ingegno e la mia sottigliezza ti ho aperto gli occhi sui sentimenti del nostro Moony?Noooo non ce la faresti-

Remus arrossì ancora più violentemente mentre abbassava lo sguardo trovando spaventosamente attraente le piastrelle del pavimento…Sirius gli lasciò la mano e avanzò verso il migliore amico con fare scherzosamente minaccioso –Jamieee!! Questa me la paghi!!!-

-Siri!- affrontando il rossore Remus alzò lo sguardo e si mosse afferrando il braccio del suo amore per trattenerlo- fa il bravo tu…-

-ecco si paddy, fa il bravo- James rideva ancora –Remmy sei un mito! Me lo hai domato!! Giuro, a natale ti regalo un bel guinzaglio!-

-ADESSO TI AMMAZZO!!!- ora neanche il tono implorante di Remus poteva fermarlo…come un lampo si fiondò di corsa dietro un divertitissimo James che cercava di scappare dalle sue grinfie.

Naturalmente anche Sirius stava scherzando.
Erano giorni che non vedeva quel sorrisetto complice sul volto dell’amico e se ora lo prendeva addirittura in giro voleva dire che si era ripreso del tutto.

-ah che bambini- commentò Peter con un ghigno, restando al fianco di un sempre più imbarazzato Remus.

-non bambini…cretini- sorrise a sua volta scuotendo il capo –raggiungiamoli, tanto l’aula di pozioni è di là…- fece per avanzare di un passo, ma si fermò, come se qualcuno lo avesse appena colpito alle spalle-

***NO! NON E’ VERO!! LASCIATEMI STARE!!!!***

Una voce…nella sua mente risuonava una voce femminile che urlava, spaventata, colma di lacrime - Peter…la senti anche tu?-

Ma non potè vedere il segno di diniego dell’amico…era come se si fosse fatto cieco e in mezzo a quel buio totale iniziarono a prendere forma delle figure poco distinte.

***Una ragazza, in una stradina…non la distingueva chiaramente, ma poteva vedere i lunghi capelli biondo scuro, spettinati.
La ragazza era contro un muro…quattro ragazzi si trovavano circa a cinque metri di distanza da lei e sembravano non avere buone intenzioni.

-GUARDATE-sentì dire da uno di loro –LA STREGA HA PAURA!-

-AHAHAHAH! IL GIUDIZIO DI DIO PESA…NON E’ VERO STREGA??!-

La ragazza piangeva –NON SONO UNA STREGA!!- disperata la sua voce –NON E’ VERO NIENTE!!LASCIATEMI STARE! LASCIATEMI STARE!!-

Uno dei ragazzi le si avvicinò minacciosamente…aveva in mano qualcosa che sembrava una pietra.

-MA SMETTILA! LO SANNO TUTTI CHE SEI STATA TU A MANDARE IL MALOCCHIO ALLA PROFESSORESSA BERKLEY!! MALEDETTA INFAME!- il braccio con la pietra si alzò.

-NO, LASCIATEMI STARE!! NON SONO UNA STREGA!! NON E’ VERO!!!-alla vista della pietra si era stretta ancora di più alla parete alle sue spalle…in un lampo di intuizione Remus capì che per lei quella scena non era nuova.

-LAPIDIAMOLA! COME SI FA CON QUELLE COME LEI!!-

-SI! LAPIDIAMOLA! SENTI IL GIUDIZIO DI DIO STREGA!!-e la pietra partì.

La ragazza cadde a terra, colpita in pieno petto…aveva smesso di singhiozzare e per un terribile momento remus arrivò a pensare che fosse morta; poi lentamente si alzò…lo guardo fisso suoi aggressori.

-IO…NON…SONO…UNA…STREGA!!!!!!!- aprì gli occhi…occhi carichi di fiamme.***

-Remus!!!- la voce allarmata di Sirius lo riportò alla realtà…come se fosse stato in un sogno riaprì gli occhi.

Solo dopo qualche attimo si rese conto di essere sdraiato a terra- Siri..- disse con il tono più calmo che riuscì a trovare –c’è una ragazza…una ragazza in pericolo…- a quanto pare era andando in trance.

Sirius non gli badò…con un gesto carico di dolcezza lo prese in braccio - Ti porto in infermeria- disse –voi ragazzi andate in classe…trovate una scusa per la nostra assenza-

-ma non ci penso minimamente!- esclamò James, aiutando l’amico a sollevare il mannaro –primo voglio sapere cosa succede e poi non voglio fare pozioni…veniamo anche noi!-

-idem- annuì Peter.

Remus iniziava ad irritarsi…stava bene, non aveva alcun bisogno di andare in infermeria ne tanto meno di stare in braccio a Siruius…bhe, però pensandosi, quando gli sarebbe ricapitata un occasione così?- ma voi non dovevate essere in classe?-

Sirius, con il suo amato tra le braccia, stava iniziando a dirigersi verso l’infermeria- non vi abbiamo visto arrivare e siamo tornati indietro a cercarvi…poi ti ho visto svenire…-

-scusa- mormorò Remus appoggiando la testa alla spalla del compagno.

-non preoccuparti…-

Dopo qualche minuto i quattro ragazzi raggiunsero l’infermeria,che fortunatamente si presentava deserta; con fare delicato, Sirius appoggiò il suo lupacchiotto sul lettino, poi, assicurandosi che non ci fosse nessuno nei paraggi- che è successo Remus?- domandò –di che stavi parlando prima?-

-ho avuto una visione…almeno credo di averla avuta- guardò a uno a uno i suoi amici.

-che visione?-James iniziava a tremare.

-ecco…è stato strano…-e così iniziò a raccontare: della ragazza, della sua aggressione e infine delle fiamme nei suoi occhi. Tremava leggermente nel raccontare quell’esperienza e sirius, accorgendosi gli prese la mano e la strinse forte nella sua.

-ma…ma sei sicuro di stare bene Moony?-domandò Peter, scettico.

-certo che sta bene- fu James a rispondere al posto di Remus con una leggera nota di irritazione- ne ho avuta una anche io-

io anche io- iniziò a Sirius dopo qualche attimo-anche se è stato diverso…-

Remus alzò il capo di scatto –anche voi??-

James annuì -non chiara come la tua…ma si. Ho visto due occhi stranissimi che mi fissavano- evitò accuratamente di dire che quegli occhi erano i più belli che avesse mai visto.

-io invece. Mormorò Sirius –ero come nel suo corpo…era in un posto molto rumoroso, e stava soffrendo moltissimo…ha mormorato qualcosa sul suo potere e poi mi sono svegliato con la bruttissima sensazione di andare a fuoco-

Silenzio.
A quanto pare avevano condiviso tutti una cosa assai importante.

-dobbiamo scoprire chi è- disse Remus- sarà in pericolo…e se noi possiamo vederla ci sarà certamente un motivo no?-

-se è una maga non sa di esserlo…-continuò. Continuava a negare di esserlo in mezzo a quei babbani e ne sembrava terrorizzata…dobbiamo aiutarla!!- il suo tono esprimeva urgenza, lui al contrario dei due amici aveva visto l’espressione disperata della ragazza…e lui come nessun’altro poteva capire cosa voleva dire essere maltrattati perché diversi.

-forse dovremmo parlarne con Dumbledore- suggerì Peter.

-possiamo fare anche da soli- asserì James dopo un po -Non voglio lasciare una ragazza nei casini…specie se è una maga inconsapevole dei suoi poteri, il ministero potrebbe prenderla male-

-sono d’accordo – disse Sirius lasciando la mano di remus e sedendosi al suo fianco, portando un braccio a cingergli le spalle affettuosamente –ma come possiamo fare? Di certo non possiamo andarla a cercare tra i babbani…e non abbiamo nemmeno incantesimi adatti-

-ASPETTA!!- alla parola ‘incantesimi adatti’ il voltò di James si illuminò –forse invece abbiamo qualcosa che può aiutarci!-

Remus inarcò un sopraciglio con fare interrogativo -cosa?- domandò, rincuorato sia per la disponibilità degli amici in quella situazione che dal braccio del suo amore che lo cingeva…per un attimo parve quasi desiderare che gli amici se la defilassero per lasciarlo da solo con Sirius.

Il volto di James era raggiante –forse negli incantesimi di snivellus, quelli che ho fottuto nell’ultima visita a Slitheryn-

-è vero!!- scattò Sirius- forse tra quelle stramberie possiamo trovare qualcosa di utile!- in quel preciso istante suonò la campanella.

-dobbiamo andare. Disse James alzandosi in piedi.

-andate tu e Peter…io resto qua con Rem-

-d’accordo…ci vediamo dopo pranzo alla stamberga strillante…io porto il libro e poi vediamo cosa si può fare-

-a dopo- salutò Peter.

James non disse nulla…lanciò uno sguardo divertito e malizioso al migliore amico e poi uscì lasciandoli soli.

Remus si voltò verso Sirius-ma io sto bene…-

Lo sguardo dell’altro ragazzo era tutt’altro che rassicurante –lo so amore…- disse, con il tipico tono di chi ha tutta l’intenzione di fare il depravato –ma come potevo resistere all’idea di passare qualche ora con te…soli- sottolineò l’ultima parola.

Il mannaro arrossì abbassando leggermente il volto –Siri…e se arriva qualcuno?-

-e chi se ne frega- mormorò, portando la mano sotto il mento del ragazzo e costringendolo a guardarlo…gli piaceva quel volto arrossire, quell’espressione tenera che sempre avevano i suoi occhi – ti amo…- mormorò, sfiorandogli le labbra con un soffio.

Remus arrossì ancora nel fissare il proprio guardo in quello del suo amore…adorava perdersi in quegli occhi grigi così come adorava il calore delle sue braccia; lentamente alzò la mano sinistra e la portò ad accarezzare la morbida guancia del compagno –anche io ti amo…- un sussurro.

Le labbra di Sirius si piegarono in un dolce sorriso, mentre le portava su quelle di Remus, unendole in un lieve bacio.
Quasi non riusciva a credere di star tenendo il suo amore tra le braccia…quel candido angelo che lo faceva impazzire.
Il bacio si protrasse qualche attimo, approfondendosi piano…le braccia di Sirius si erano portate entrambe attorno alla vita del compagno tirandolo a se con una lieve pressione…i loro corpi aderirono perfettamente.

Remus piegò appena il capo di lato, continuando ad approfondire quel bacio che stava iniziando a farsi sempre meno casto e carico di passione…la sua lingua giocava con quella del compagno, la accarezzava, esplorava la di lui bocca, le sue mani erano scese sul di lui petto, accarezzandolo da sopra la maglietta.

Sirius continuava a tenerlo stretto a se…quei baci, iniziavano a sapere di desiderio, di proibito…e mani vagavano sulla schiena di Remus in dolcissime carezze, e se avuto la certezza che al compagno non sarebbe spiaciuto si sarebbe anche lasciato andare a una carezza più intima…ma non voleva spaventare il suo amore, non voleva rovinare la loro prima volta affrettando le cose in quel modo.
Eppure accidenti se iniziava a desiderarlo.
Dalle labbra del compagno, iniziò lentamente a scendere, scivolando con una scia di baci dolcissimi verso il collo…si soffermò sulla sua pelle, accarezzandola con la lingua, dolcemente, mentre la mano destra si era portata a cercare di allargare un poco il nodo della cravatta
Lentamente, per non spaventare il suo amore, cercò di farlo sdraiare, lasciandolo sotto di se.

Remus assecondò quel movimento, senza staccare le labbra da quelle compagno…dentro di se iniziava ad accendersi un nuovo fuoco, che nulla aveva a che fare con le fiamme della sua visione.
Da sempre aveva provato fitte di desiderio quasi dolorose anche solo quando casualmente sfiorava la mano si Sirius, ma ora che la cosa si faceva più tangibile iniziava a farsi strada in lui anche un lieve timore.
Desiderava Sirius, eppure sentiva di non essere ancora del tutto pronto…soprattutto non nell’infermeria della scuola dove tutti avrebbero potuto vederli!
-Siri…-mormorò, lasciandosi sfuggire un mezzo gemito di piacere in reazione alle attenzioni che il suo collo stava ricevendo.

Sirius alzò il capo, andando a fissare i suoi occhi grigi in quelli ambrati di lui…gli sorrise dolcemente –lo so amore- disse semplicemente – nemmeno io voglio rovinare tutto qui…-

Remus si mostrò leggermente sorpreso…si certo sapeva che il suo amore non lo avrebbe mai preso con la violenza, ma si era aspettato di trovarlo…bho, forse un pochino più animalesco in quel senso…fu solo un attimo, poi sorrise ancora, imbarazzato –scu…scusa amore-

-ma dai!-ridacchio Sirius mettendosi a sedere- di certo non voglio rovinare la nostra prima volta in questo modo…voglio che sia tutto perfetto quel giorno, e soprattutto voglio che tu sia pronto…-sorrise, andando a sfiorargli le labbra in un bacio tutto sommato molto casto.

Remus arrossì ancora –anche io lo voglio…-

-e lo sarà Moony…te lo prometto…-