Da tempo volevo fare una fic su Lemnisca delle mitiche Dany&Dany,avevo già scritto una scaletta da seguire,ma proprio non mi veniva l’ispirazione per scriverla. Poi, l’altro giorno dopo avere terminato l’ultima fic che avevo in mente di scrivere ho pensato di riprenderne delle vecchie per sistemarle,passando a vedere mi sono ritrovata davanti a New Life,New Love,che aveva solamente il titolo e il parino,e ho detto perché non tentare nuovamente con questa. Così l’ho ripresa in mano ed questo è quello che ne è venuto fuori. Spero che vi piaccia e che le Dany&Dany,che tra l’altro ho conosciuto e le vedo a ogni manifestazione della fumetteria dove vado,non sappiano mai dell’esistenza di questa fic… chissà cosa mi potrebbero fare.

DEDICATA A: Le Dany&Dany che mi hanno ispirato,  Ichigo, Witch che era tanto felice quando le ho detto che avevo intenzione di farla e che rideva quando le dicevo parti particolarmente divertenti e ad Ale.

P.S: mi hanno detto che c’è un errore di battitura,che io,dopo averla riletta altre 6 volte, a dire la verità non ho trovato. Quindi vi avverto prima.

Baci, baci.

Buona lettura. ^______^




 


 

 

New Life, New love

 

di Miko-chan

 



 

Quando avevano trovato Aidan,questo era solamente un mucchio di ossa e pelle rinsecchita,ma a causa della stoltezza di Elsa che lo aveva ferito,il mutante si era risvegliato sentendo l’odore forte del sangue e,in poco tempo quell’essere si era risvegliato completamente e aveva fatto un buono banchetto di Elsa.

Era riuscito con notevole difficoltà a portarlo con se da Sofia. Lo avevano studiato per lungo tempo,tenuto all’interno di quella casa di vetro costruita a posta per lui,ma quella stanza,si accorse Kael,lo metteva profondamente a disagio,forse perché si sentiva osservato da della gente che lo aveva catturato e messo in quella gabbia. Il primo che provò ad avere un contatto con lui fu Kael,il quale gli fece bere il suo sangue affinché si rendesse conto che tutti loro erano dalla sua parte.

Dopo quella volta,le cose erano molto cambiate.

Kael aveva ottenuto dall’organizzazione il permesso speciale di portare Aidan con lui,nella sua casa.

Da allora abitavano assieme, Kael era diventato il suo tutore,lo seguiva in ogni spostamento ,ma prima di tutto lo educava,gli insegnava le buone maniere e lo abituava alla vita movimentata del mondo nel quale si era risvegliato. La verità era che faceva molta fatica,si ricordava di annotare ogni cambiamento,ogni domanda,che il biondo si poneva,per poi rivedere i progressi che compiva.

 

<< Aidan!!! Non andare da quella parte,fermo!!!>> urlò Kael mentre Aidan cercava di entrare in un locale malfamato della città attirato probabilmente dalle innumerevoli luci colorate che brillavano al suo interno.

 

Il mutante Aidan dà qualche problema. Non conosce il mondo odierno,la civiltà e le sue tecnologie, dato che il suo corpo si è sviluppato ma la sua mente è rimasta ferma all’età di 12 anni. Io Kael,sono stato assegnato,per ordine del consiglio, a prendermi cura del suddetto e inserirlo nella civiltà moderna,facendolo divenire un essere del tutto simile agli umani,andando perciò a mascherare,dove è possibile,il suo appartenere a una specie differente.

Per prima cosa lo porterò a conoscere la città e le persone che lo abitano per potergli insegnare nuove usanze a lui sconosciute,vedi,la buona educazione e cortesia,per seguire lo vestirò di abiti moderni e consoni alla sua età.

 

Quella promessa,pensò Kael,si presentava come un’ardua impresa,infatti,Aidan era terribilmente attratto da quel mondo a lui completamente sconosciuto e lui lo perdeva in continuazione per le vie della città. Anche in quel momento era entrato in un locale a luci rosse,non riusciva bene a capire come mai quel ragazzo fosse attirato da quella tipologia di locale. Da quella mattina gli era toccato entrare in locali di spogliarelli, video noleggi con gusti particolari,sexy shop e hotel a ore,non c’è la faceva più…però doveva ammettere che era veramente carino,sembrava un bambino alla sua prima uscita,e forse lo poteva considerare tale,infatti,da quando aveva iniziato ad occuparsene si era affezionato a lui come se fosse suo figlio o suo fratellino piccolo,lo aiutava in tutto e era sempre pronto a spiegargli le cose,anche ora che correva a riprenderlo dentro quello strano negozio.

Lo trovò fermo davanti ad un poster,che raffigurava due uomini in una posizione che nemmeno lui aveva mai visto…non immaginava si potessero raggiungere tali livelli… Aidan fissava quei corpi e i muscoli guizzanti del due raffigurati nella foto con estremo interesse,gli brillavano gli occhi,notò Kael,e quello non era certamente un bene,tutt’altro. Non appena sarebbero tornati a casa lo aspettavano sicuramente le domande del biondo,sul cosa quei due uomini facessero,perché e come il tutto funzionasse. Doveva ammetterlo,quelle domande lo mettevano tremendamente in crisi,forse perché lo vedeva così simile a lui,nel corpo,nel viso,sembrava uno della sua età,ma non lo era,e ciò gli provocava una sensazione inspiegabile, quel mutante era così simile ad un adulto,ma tremendamente candido,puro e innocente come un bambino.

Riuscì a trascinarlo via,ancora non sapendo come,lo prese semplicemente con la mano mentre i commessi di quel negozio li guardavano sorridendo con malizia e ai quali Kael gettò un’occhiataccia.

 

<< Perché sei entrato in quel negozio?? Tra tutti quelli che c’erano,spiegami perché proprio li>>

 

Si girò verso di lui con aria arrabbiata,ma quello che incontrò fu solamente due occhi profondi e un bellissimo sorriso che l’altro gli rivolgeva.

Solo allora si accorse che le loro mani erano ancora unite, il moro cercò in qualche modo di sciogliersi dalla presa salda dell’altro non riuscendoci ugualmente,dovete quindi rassegnarsi a girare per la città in quel modo. Aveva fame,aveva voglia di tornare a casa,voleva sdraiarsi sul letto e  non pensare più a quelle giornate orribili che il biondo gli faceva passare,ma doveva anche rispondere alle domande che sicuramente ci sarebbero state e spiegargli nuovamente che doveva schermare la mente,riusciva benissimo a leggere nella sua mente…e quel che leggeva…lo faceva arrossire dalla vergogna perché per la maggior parte delle volte c’era lui come protagonista.

Non ne poteva più,tutte le volte le stesse scene,e lui, era quello  che veniva deriso,soprattutto da Sofia che quando leggeva il suo “diario” si sganasciava dalle risate…ora avrebbe fatto un bel discorsetto al caro Aidan. Non appena sarebbero giunti a casa,era ovvio.

Per sua fortuna la strada verso casa era isolata dalle altre strade,e durante il tragitto non incontrarono nessun umano anche se gli sembrò di sentire una presenza,cattiva,qualcuno li stava seguendo,o meglio stava guardando come era cambiato il mutante….c’erano troppi nemici in quella città.

 

<< Cosa mi insegnerai oggi?>>

 

Kael non stava ascoltando era troppo perso nei suoi pensieri,e sui possibili nemici che potevano attaccarli.

Si sentì tirare la mano,in un gesto solitamente riservato ai bambini,si voltò così verso il biondo che lo guardava in attesa di risposta.

 

<< Cosa mi insegnerai oggi,Kael?>>

 

Il suo nome pronunciato in quel modo gli fece uno strano effetto perché solitamente non lo chiamava mai per nome ed era troppo strano.

Si sentiva strano.

Mise questi pensieri da una parte e cercò di fare mente locale su cosa doveva insegnarli…

 

<< Devi imparare meglio a schermare la mente, non sei ancora in grado di farlo,ed è troppo pericoloso per te…non te lo puoi proprio permettere,troppe persone desiderano la tua morte>>

 

<< Ma…>>

 

<< Ma cosa Aidan….come te lo devo spiegare,non ci sarò sempre io a difenderti,potrei morire in qualche attacco,potresti rimanere solo,anche senza Sofia,e…allora…come farai….dovrai vivere da solo,e dovrai combattere per sopravvivere… >>

 

Improvvisamente,Aidan mollò la sua mano ponendosi davanti a lui e gettandosi sul suo largo petto,tra le mani stringeva la maglietta del moro che,colto alla sprovvista da quel gesto non seppe cosa fare.

 

<< Ehi…ma che ti prende…>>

 

<< Non voglio..>>

 

<< Cosa non vuoi,dai non fare il bambino…staccati>>

 

Infatti si staccò,ma non era quella l’espressione che voleva vedere,infatti gli occhi di Aidan erano velati dalle lacrime e incredibilmente tristi. Proprio non riusciva a capire.

 

<< Io….sniff…non voglio che…che…che tu muoia>>

 

E Kael cadde nel baratro,stava succedendo quello che lui non voleva che succedesse mai tra di loro, quel ragazzo si era affezionato troppo a lui,era troppo attaccato,sarebbe diventato ancora più difficile un ipotetico distacco. Era felice allo stesso tempo perché,non provava solamente sentimenti di odio ma aveva iniziato a provare anche altri sentimenti…non sapeva più cosa fare,cosa aspettarsi da lui,da quello strano rapporto che avevano istaurato.

 

<< Tranquillo…non morirò…ora andiamo a casa,sono stanco…non voglio discutere qui in strada.>>

 

Solo allora era riuscito a staccarlo da se,e aveva ripreso a camminare,ma dopo nemmeno dieci passi,la sua mano era stata nuovamente avvolta da quella dell’altro.

Stava chiaramente accadendo qualcosa di anomalo nel biondo,doveva scoprire di cosa si trattava,però quando stava con lui era così sereno,non gli importava di nulla,molte volte si era anche lui dimenticato di schermare la mente,e ciò,non era assolutamente nulla di positivo.

 

Quando finalmente furono dentro casa,Aidan si tolse il giubbotto andando a sedersi sul letto,era estremamente stanco e non sapeva nemmeno perché,inoltre era preoccupato dello strano comportamento del suo amico,quel giorno si era comportato in maniera assolutamente incomprensibile per lui. Lo vide in cucina ad armeggiare con qualcosa ma non se ne preoccupò minimamente. Si stese meglio sul letto poggiando la testa sul cuscino e aspirandone il dolce aroma che sapeva di Kael,in quel preciso momento,che il profumo gli aveva invaso le narici,il suo cuore aveva iniziato a battere veloce,e dentro il suo corpo si diffondeva un calore surreale per lui, che partiva dal suo viso,e scendeva verso il suo cuore,poi giù allo stomaco e ancora più in basso,dove tutto il calore si riuniva formando uno strano groviglio che gli faceva pulsare in modo anomalo quella parte bassa del suo corpo. In un primo momento pensò di avere qualche strana malattia,ma non si sentiva troppo male,quindi doveva essere una forma lieve,forse qualcosa che aveva mangiato,forse il sangue era avariato,proprio non lo sapeva. Sapeva solamente che si sentiva in quello strano modo quando c’era Kael accanto a lui.

Si ripromise di chiedere a lui che cosa erano quelle strane sensazioni che provava,sicuramente gli avrebbe spiegato.

Solo allora vide che stava giusto arrivando con in mano due calici ricolmi di sangue,si accorse di avere incredibilmente fame,ma non solo di quel liquido,infatti Kael si era cambiato e aveva indossato il suo solito vestiario da casa,un paio di pantaloni neri con numerosi strappi sulle gambe,all’altezza dell’inguine,e come sapeva bene,all’altezza delle natiche. Sentiva di nuovo caldo,un caldo insopportabile che lo percorreva e lo faceva vibrare…lo voleva…il sangue e lui…tutti e due…allo stesso tempo.

I suoi occhi cambiarono espressione e divennero di gli occhi di un predatore,desiderava possederlo,in un desiderio selvaggio che nasceva dal suo istinto.

Lo voleva.

 

Nel mentre Kael si era avvicinato e gli aveva offerto il bicchiere con  il sangue,ma lo sguardo del moro si era soffermato maggiormente su quegli occhi cerulei,nei quali aveva visto una strana espressione che non gli era affatto piaciuta,e fu per questo motivo che non si era seduto sul letto accanto a lui,ma sulla poltrona di fronte,dove poteva osservarlo e prevedere le sue mosse.

Aidan finì velocemente il sangue,lo buttò giù con un'unica sorsata,tanto che le sue labbra rimasero sporche del liquido rosso. Con enorme sensualità tirò fuori la lingua,mentre era ancora osservato da Kael,e se le ripulì con un gesto famelico,mantenendo il contatto con Kael,che era rimasto da una parte affascinato e dall’altro sconvolto da quel gesto,e ancor prima che potesse rendersi conto,Aidan si era fiondato su di lui e si era avventato famelico sulle sue labbra e sul suo corpo con una forza senza pari. Ora sapeva che cosa era quello sguardo.

Possesso.

Era solamente quello.

Lo prese per le braccia cercando di allontanarlo dal suo corpo,mentre lui dai capelli biondi continuava a baciare,leccare le sue labbra e strusciare allusivamente il suo bacino su quello dell’altro,il cui desiderio in quel momento era allontanarlo.

Finalmente con un colpo di reni,riuscì a spingerlo lontano e ad alzarsi,in piedi combatteva molto meglio.

 

<< CALMATI!!!!!!!!!!AIDAN SMETTILA….MI COSTRINGI AD USARE LA VIOLENZA>> la sua mano prima che potesse rendersene conto,sbattè sulla guancia diafana del biondo che ora lo guardava ferito massaggiandosi la parte lesa,e nei suoi occhi si leggeva odio,non voleva che provasse questo per lui,ma sicuramente era molto meglio dell’amore.

 

Aidan da animale ferito si rintanò sotto le coperte a respirare quel profumo che tanto gli piaceva e ripensando a quello che gli era stato gli venivano le lacrime. Si maledisse,era così dannatamente debole.

 

<< Aidan….Aidan…vieni fuori di li…se  vuoi dormire vattene nel tuo letto e non nel mio…>>

 

La sua voce era cambiata,era dolce ma risultava anche severa,Kael lo stava sgridando per come si era comportato con lui,ma lui non lo aveva fatto apposta aveva solamente fatto quello che si era sentito di fare in quel momento,e lui in quel momento aveva l’ardente desiderio di baciarlo e toccarlo.

Non era colpa sua.

Era colpa di quella strana malattia.

 

<< Non è una malattia, Aidan>>

 

Si maledì per la seconda volta quel giorno,aveva dimenticato di schermare la propria mente,e Kael senza rispetto ci aveva letto dentro. Non andava bene nulla,poi oltretutto Kael era diventato incredibilmente serio,si era riseduto sulla poltrona,ma lo sguardo era da un’altra parte.

 

<< Kael…scu…uhm…scusami….mi dispiace…non so cosa mi sia preso…>>

 

<< Invece credo che tu lo sappia benissimo vero??>>

 

Aidan rimase a guardarlo senza dire nulla,perché non aveva nulla da dire.

 

<<Avvicinati,ti devo spiegare delle cose…dai…non ti faccio nulla promesso…>>

 

Con timore il biondo si mise seduto sul bordo del letto,le gambe incrociate e le braccia che cadevano lungo i fianchi,il moro dal canto suo spostò la poltrona per essere più vicino e di fronte a lui,in modo che mantenessero il contatto visivo. Doveva spiegargli un argomento delicato…la differenza tra uomo e donna e soprattutto la corretta via nell’amare, e il perché due uomini non potevano avere una relazione,mente un uomo e una donna si,e la cosa sarebbe stata molto dura dal punto di vista del biondo,dopo quello che era successo.

 

<< Ascoltami bene…dunque….ehm…si. Gli esseri umani,ma anche i mutanti e i vampiri,si dividono in due categorie: i maschi e le femmine. Queste differiscono per caratteristiche anatomiche e caratteriali. Secondo te…in cosa differiamo io e Sofia?>>

 

<< Tu…sei molto più bello…>>

 

<< Uhm…nooo>> si rese conto che l’altro non aveva assolutamente voglia di collaborare.

 

<< La so già la differenza,tra mamma e papà>>

 

<< Meno male,la sai…una cosa in meno. Passiamo alla seconda cosa…>>

 

Stava iniziando il secondo argomento quando era stato interrotto dal biondo.

 

<< …che io…sento tanto caldo quando tu sei vicino a me…>>

 

Kael suo malgrado si fosse contenuto,era ugualmente arrossito, << si…anche di quello… tu sei un maschio…e anche io sono un maschio…e tu devi trovarti una compagnia,una femmina con la quale portare avanti la tua razza…>>

 

<< Ma io voglio te..>>

 

Non seppe bene definire come gli fosse uscito,ma la sostanza era quella,si sentiva attratto da Kael e non da una femmina,non da un maschio,solamente da Kael,gli sembrava di avere una calamita che lo spingeva verso il moro.

Si rese ben presto conto che la risposta che aveva dato doveva essere sbagliata,perché Kael si era preso la testa tra le mani e la muoveva sconsolato.

 

<< No…no…Aidan…no… tu non puoi volere me… devi volere una femmina…femmina capito…devi procreare con lei…devi formare una famiglia,e non puoi volere me…io non ti posso dare questo… un maschio deve accoppiarsi solamente con una femmina. Punto e fine del discorso. Tu non devi provare nulla per me se non amicizia. Solamente quella. Hai capito?!>> disse spazientito…quel giovane mutante non riusciva a capire…non riusciva proprio…non voleva accettare la realtà dei fatti…e lui se ne dispiaceva,quel bacio era stato bello,lo doveva ammettere,aveva risvegliato una parte di lui ormai assopita,ma non doveva lasciarsi tentare,non ci sarebbe stato nulla di giusto nella loro unione. Non si rese nemmeno conto di avere pensato a loro come una coppia.

 

<< ora…passiamo ad un’altra cosa. Tu…non devi mai più entrare in quei negozi…li vendono cose strane…troppo strane e non adatte a te…promettimi che non ci entrerai mai più,come negli hotel con il cuore disegnato sopra e in quei locali con le ballerine nell’insegna!>>

 

<< Kael…io non sono un bambino,quindi non mi parlare come tale,ti devo ricordare che sono più vecchio di te di centinaia di anni e tu mi devi portare rispetto?!>>

 

Kael era rimasto senza parole,non si aspettava una cosa detta con tale freddezza da lui,che aveva sempre visto come qualcosa da proteggere,però aveva ragione anche il biondo,lui era molto più giovane e non gli doveva parlare in quel modo,la realtà dei fatti lo colpì impreparato. Non lo aveva mai considerato come un compagno o come qualcosa che stesse più in alto a lui.

 

<< Perdonami…>> rispose rendendosi conto dell’evidenza.

 

<< … è incredibile…hai letto il mio diario,ti sei documentato su di me…stiamo vivendo insieme da un paio di mesi e tu,non hai ancora capito un cazzo di me>> gli rispose portandosi sempre più vicino a lui << non hai capito un cazzo…a me non interessa il mondo la fuori,per me,l’importante e che nel mio mondo ci sia tu…sei tu che mi hai riportato in vita…tu mi hai fatto bere il tuo sangue per tranquillizzarmi…sei tu che hai preso il posto della mia famiglia in questa nuova era…come fai a non capire…a me non mi interessa di quei locali…io voglio te….non lo hai ancora capito…>>

 

Shockato

Ecco come era Kael,assolutamente shockato

Senza parole.

Il discorso del biondo non faceva una piega.

Era stato pronunciato con un tono di voce calmo e pacato.

Doveva sicuramente essere un discorso che aveva preparato…tutta una montatura.

 

<< Come preferisci tu… ora io esco se tu vuoi venire fai pure,altrimenti puoi rimanere tranquillamente a casa.>>

 

<< Ma…è tardi…sono quasi le 21….dove devi andare…>>

 

<< A puttane vado…a puttane…>> disse prendendo il giaccone di pelle e uscendo dall’appartamento.

 

Aidan rimase senza parole,era uscito….era uscito senza di lui e ora si sentiva come vuoto…poi in quell’ultima frase c’era tutto quello che non era riuscito a dire,stava andando a donne…e non voleva lui che gli si era offerto,che gli aveva confessato i suoi sentimenti.

Non voleva restare in casa da solo.

Non voleva lasciarlo da solo tra le strade,doveva seguirlo.

Si cambiò velocemente,e in battibaleno era fuori per le vie della città e seguiva la presenza di Kael che era rimasta ancora nell’aria,sembrava fosse andato in un locale poco vicino dove si riunivano alcuni altri vampiri e dove potevi ordinare senza paure un bicchiere di sangue. Era finalmente giunto davanti alla porta di quel locale e ne guardava l’insegna,non aveva notato che anche li c’erano le donne disegnate con il neon. Con calma entrò,sapeva di trovarlo li,sperava di trovarlo li,perché altrimenti non sapeva dove andare a cercarlo. Il posto era abbastanza buio,ma nella parte più interna c’era decisamente più luce che metteva in risalto le salette di velluto rosso piuttosto appartate. Si avvicinò al bancone,dove c’era un loro conoscente,o per lo meno un conoscente del moro che sicuramente gli avrebbe detto dove stava.

 

<< Ciao…hai visto Kael.?>>

Domandò un po’ incerto.

 

<< è li,ma non credo che abbia molta voglia di stare con te…>> il barista vedendo la faccia a punto interrogativo del moro << e con una tipa…avranno parecchio daffare>> gli disse senza mezzi termini,non sapendo che quella risposta aveva per lui l’equivalente di un paletto di legno puntato dritto sul cuore.

Era indeciso,non sapeva se avvicinarsi o rimanere in disparte sino a che non usciva,ma rimanere li era pericoloso per lui,aveva fatto un’enorme sciocchezza,si rese conto,ad uscire di casa quella sera,infatti nel locale c’erano persone che non conosceva e che lo guardavano sorridendo in modo molto sospetto. Aveva deciso,si sarebbe mostrato a Kael,almeno per fargli sapere che c’era anche lui.

Iniziò a spiare da sotto le cabine per vedere le scarpe,e finalmente dopo tre tentativi fece centro,quelle che aveva visto erano proprio le scarpe di Kael,ma c’erano anche quelle di una donna,tacchi alti e gambe lunghe,facendosi coraggio bussò due volte sulla porticina del vano,poi una voce sicura da dentro,femminile,che gli diceva di entrare tranquillamente.

Come aprì la porta vide una scena che lo lasciò perplesso la donna che gli aveva detto di entrare doveva essere certamente un’umana,era vestita di pelle borchiata e aveva strani capelli blu,spogliata della maglietta lasciava libero accesso al vampiro che sulla sua spalla faceva un lauto pasto,rivoli di sangue cadevano dalla spalla ferita ma il moro si prodigava a raccoglierli tutti. Lo sguardo della donna era tranquillo e sembrava felice della presenza del nuovo arrivato,ma per quanto riguardava il moro,beh…era a dir poco furioso,ma nonostante questo continuava a nutrirsi.

Aidan era fermo e lo guardava,non sapeva da dove iniziare a parlare.

Cosa gli doveva dire.

Non lo ricordava più.

La donna vedendolo in agitazione si girò verso Kael. <<  Io vado…forse dovete parlare…ci vediamo tra poco>> detto ciò si alzò e se ne andò,lasciandoli da soli>>

 

<< Perché diavolo sei qui!>>

 

<< Io…>>

 

<< Dimmi perché diavolo sei qui…>> gli urlò prendendolo per le spalle e gettandolo sul divanetto,Aidan cercò di rialzarsi e dare una scusa plausibile,ma in un battibaleno Kael gli fu nuovamente addosso. << Dimmelo… >> e senza che se ne rese conto,iniziò a baciarlo sulle labbra con una passione ancora sconosciuta al biondo.

Si mise cavalcioni a lui,lo baciava con foga,passava le sue labbra ancora sporche di sangue sulle sue,mentre con la lingua le sforzava ad aprirsi. Il biondo voleva rispondere,ma quando fece per aprire la bocca la lingua violenta del moro entrò dentro la sua bocca iniziando a esplorarla ed a cercare quella dell’altro che trovò dopo un  lunga esplorazione a casaccio..

Nel momento in cui Aidan cercava di rispondere al bacio,Kael si staccò da lui ansimante e con uno strano bagliore negli occhi..

 

<< Perché non riesco ad allontanarti da me….me lo vuoi spiegare!! Ogni volta che ti mando via tu torni!!! Tutte le volte che voglio stare da solo tu mi segui…anche ora…come faccio a trattenermi…come…faccio..>> disse,era senza fiato,stava impazzendo,quei sentimenti che avevano agitato il suo animo nel momento in cui Aidan lo aveva baciato la prima volta si erano ripresentati più forti che mai e chiedevano un’imminente soddisfazione.

Aidan non capiva nulla,sentiva solamente crescere dentro di lui,lo stesso sentimento di quella sera che aveva fatto tanto infuriare Kael,e che non voleva assolutamente  rievocare. Le mani di Kael intanto lo esploravano,andavano a sollevare la sua maglietta per lasciare scoperto il petto glabro e liscio e leccare avidamente i capezzoli rosa che si ergevano prepotenti verso di lui… il biondo lo guardava sconvolto…il comportamento del moro non era normale…era incredibilmente strano…non riusciva a capire. Aveva dimenticato di schermare la mente  e ora Kael lo guardava sorridendo sornione.

 

<< Ti voglio Aidan…non lo ai capito…voglio accoppiarmi con te…non ti va di farlo con me…>>

 

Gli disse prima di riprendere a suggere tra le sue labbra  quei piccoli boccioli,ma mantenendo sempre il contatto con gli occhi dell’altro. Aidan capì cosa stava succedendo e lasciò andare quella parte di lui che reprimeva,in un attimo non era più il dolce Aidan, perché la sua parte selvaggia aveva preso il sopravvento.

Divaricò in un gesto fulmineo le cosce,permettendo all’altro di incastrarsi meglio tra di lui,gli tolse la maglia lasciandolo a petto nudo,gli slegò i capelli e lo osservò a lungo,mentre questo era passato a slacciargli i pantaloni e a mordergli la pelle intorno all’ombelico..

 

<< Non….aaah…aaavevi detto…che…che…era sbagliato…>>

 

<< Non mi importa…ti desidero…e ti avrò….non mi importa dell’organizzazione…io ti voglio ora. Hai capito,o te lo devo spiegare meglio>> lo disse guardandolo negli occhi,ma non appena inchinò il capo,iniziò a stimolare il membro del biondo che rispose ai primi stimoli ergendosi trionfale e lasciandosi accarezzare dalla lingua del moro che regolarmente lo inglobava nella bocca.

Aidan urlava di piacere,il moro lo voleva,e questo era sufficiente per lui,gli stava dando sensazioni indescrivibili…e presto si sarebbero accoppiati,dal canto suo,lui gli carezzava i capelli e spingeva il proprio bacino verso l’alto per ricevere un contatto più profondo con quella calda bocca.

Erano tutte sensazioni nuove per il biondo,ed erano quelle sensazioni che si provava tra amanti, sentiva una nuova forza crescergli dentro e un fuoco divampare nel suo stomaco,che lo spingeva a desiderare sempre qualcosa di più da quel vampiro a lui così caro.

La pressione della bocca sull’organo continuava senza sosta e lo portava una sensazione pari alla completezza,dove tutti i sensi si annullavano e un immenso piacere usciva da lui,chiuse gli occhi nello stesso momento in cui raggiunse l’orgasmo,e,quando gli riaprì vide che il moro raccoglieva con la lingua piccole goccioline bianche che gli imperlavano il mento.

 

<< Baciami Aidan…>> aveva mormorato dolce e lui aveva accolto la proposta attirandolo a se e saggiando il suo stesso sapore mischiato con il buon sapore della bocca del moro che intrecciava le sue mani con i capelli biondi.

 

<< Mmmm….mi piaci Kael….ho bisogno di più….>>

 

Più cosa…si chiese…non lo sapeva nemmeno lui,voleva semplicemente di più.

 

<< Spogliami piccolo e te lo do….>>

 

Una frase che nascondeva tante promesse…Kael si alzò mettendosi in piedi,le mani di Aidan veloci sbottonavano i jeans scuri di lui e lasciavano emergere l’imponente erezione. Aidan scoprì il perché sotto quei Jeans aderenti non si vedeva l’intimo…non ne portava…

 

<< Sdraiati…>>

 

Ricevette un preciso ordine al cui aveva desiderio di ubbidire. Una volta che si fu steso,sentì le mani forti del moro che gli sollevavano le gambe e gliele faceva appoggiare alle sue spalle,poi una sensazione di duro,viscido e bagnato,qualcosa che andava a toccare la sua parte segreta, e la consapevolezza,lui sapeva che cosa era quella cosa che lo sfiorava,guardò quindi in direzione di Kael che nello stesso momento si abbassava su di lui per poggiare baciare le sue labbra.

 

<< Ti farà male….ti amo Aidan…non ti lascerò mai…. MAI…>>

 

E solo detto questo entrò con una sola spinta dentro di lui,andando a pompare con la stessa forza e intensità che metteva nelle spinte, il membro nuovamente eretto di Aidan,che ormai abbandonata ogni inibizione urlava e gemeva il suo piacere,che erano come benzina sul fuoco che scorreva dentro di Kael,che affondava sempre più velocemente dentro il corpo del suo amato che lo accoglieva e assecondava ad ogni spinta cercando di prenderlo più in profondo,dopo numerose spinte,Kael riuscì finalmente a toccare quel punto all’interno di Aidan,il quale si piegò all’indietro inarcando la schiena,schizzando tutto il proprio ventre. Con la stessa intensità Kael venne dentro quel corpo caldo,marchiandolo dal profondo. Cadde stremato sul biondo che lo accolse nel suo abbraccio,accarezzandogli i capelli con un gesto protettivo e amorevole,che servì a farlo rilassare.

 

<< Scusami per prima…non volevo dirti quelle cose…non volevo colpire il tuo bel viso>>

 

Aidan scosse il capo << Non fa nulla…lo so…ti voglio tantissimo bene Kael…>> gli disse mentre l’interessato si alzava da quella posizione.<< Oh Dio…Kael…ti voglio ancora…>> disse mostrandogli il suo piacere nuovamente indurito…era impossibile che avesse ancora forze…<< tocca a me,questa volta…>>

 

Lo stese sul divanetto,andando a prendere tra le mani il pene di Kael,non lo aveva mai fatto,neanche con il suo,non aveva mai sentito la necessità di un piacere sessuale, tenerlo in mano gli provocava mille sensazioni,ma non se ne preoccupò minimamente, lo sfregò come il piacere che aveva avuto prima,in alto e in basso,facendo un po’ di pressione,ben presto la carne a riposo si indurì. Lo lasciò andare e si sdraiò completamente sul moro che lo guardava con interesse, prese così a strusciarsi su di lui,sfregando i loro membri insieme,quella frizione gli mandava mille scariche lungo la colonna vertebrale,ognuno poteva sentire quel piacere percorrere il corpo dell’altro con lo stesso instancabilità,ben presto non era solamente il biondo che spingeva,ma il moro rispondeva alle spinte,facendo incastrare i loro corpi. Le loro bocche si unirono,così insieme al piacere dato dallo sfregamento avevano anche quello che si consumava nelle loro bocche,che non ne volevano sapere di rimanere separate. La voglia di possesso del biondo irruppe prepotentemente,quando lo costrinse a muovere il bacino avanti e indietro facendo sempre più pressione su l’altro,sino all’esplosione del piacere,per entrambi nello stesso momento, quando le loro punte si sfregarono deliziosamente insieme.

Erano stremati…

Senza fiato…

Ma felici…

Dopo che si furono ripresi,si rivestirono uscendo dalla cabina dove tutto  il locale gli guardò allucinati…forse…avevano fatto un po’ troppo rumore.

Kael prese Aidan per mano e insieme uscirono dal locale.

Appena fuori,Kael staccò la mano da quella del biondo che rimase interdetto e lo attirò a se prendendolo all’altezza della vita e pretendendo un bacio per suggellare la loro unione appena avvenuta.

 

<< Sempre insieme….>> sussurrò con voce calda Aidan.

 

<< Si…sempre insieme…insieme per sempre>>

 

                                               

                                                                          FINE