Netami to Kinzoku (Invidia e Metallo)

parte I

di Shinji

 

Io sono Envy.

Invidia.

Bè,devo dire che mi rappresenta.

 

Invidia.

Invidia.

Invidia.

 

Per lui. Perché lui ha quello che voglio.

Perché lui non è solo. Perché lui è…lui.

Ma presto lo avrò anche io.

Presto avrò anche io quello che lui ha,che tiene solo per lui,che racchiude gelosamente.

 

Sì,presto lo avrò..

 

Il suo corpo.

 

E anche la sua anima.

 

Lo odio. Odio,odio,odio,come quel bastardo di nostro padre.

 

Però lo voglio.

Lo detesto,ma voglio sentire il freddo del suo acciaio, e il calore della sua pelle.

Il calore che la pelle di un homunculus non ha.

Detesto il suo odore, ma voglio affogarmici dentro.

Detesto la sua voce,ma la voglio sentire ancora.

Voglio sentirlo insultarmi, adirarsi, voglio sentirlo urlare il mio nome!!!

 

Presto lo urlerà.

 

Presto,Ed…

 

 

 

 

“Fratellone? Quanto manca alla città di SilverMine?”

 

La voce, dolce e tenera, era uscita da una figura non esattamente altrettanto dolce.

 

Era uscita da un’armatura dall’aspetto minaccioso.

 

Ma quello era solo l’involucro dell’anima di Alphonse Elric, dopo che aveva perso il suo Io originario.

 

“Poco, poco Al, sta tranquillo!”

 

Gli rispose un giovane affascinante, dai lunghi capelli biondi legati in una treccia, dagli occhi dello stesso colore dell’oro, vestito interamente di nero e avvolto in una mantella scarlatta. Lo chiamano Full Metal Alchemist.

 

Sembra il ragazzo perfetto in effetti: bè,a parte la bassa statura (ma non parlategliene per carità!) e il fatto che non ha due arti,sostituiti da due automail, lo è.

 

Entrambi hanno dovuto rinunciare a qualcosa di importante per loro, chi l’intero corpo, chi solo alcuni arti, per rispettare la regola alla quale sono legati:

 

“Se si vuole ottenere qualcosa,bisogna dare qualcosa dal pari valore. Questo è il principio dello scambio equivalente.”

 

 

Sono Edward ed Alphonse Elric: due alchimisti, ma soprattutto due fratelli.

 

Edward è un Alchimista di Stato,e si sta dirigendo insieme al fratello verso la città di SilverMine, per trovare quello che ogni alchimista brama…

 

La Pietra Filosofale: con quella,ritorneranno ad essere quelli di sempre: i loro corpi originari torneranno dall’abisso.

 

Il Colonnello Roy Mustang aveva ricevuto, due giorni prima, un’informazione riguardo una presunta Pietra nelle vicinanze della città: pare che un uomo si spacci per la reincarnazione di un qualche mago del secolo scorso, dimostrandolo sfoggiando i grandi poteri che sembrava avere.

Testimonianze avevano visto addosso a lui una curiosa pietra, appunto.

 

Ovviamente aveva pensato che era la posto adatto per mandare i due fratelli-forse perché la città di SilverMine non poteva essere raggiunta in treno, ma solo a piedi dato che si trova nei pressi di una misteriosa miniera dalla quale gli abitanti della cittadina ricavavano la Silveryte, un particolare minerale che sembrava reagire con ogni forza tecnologica?

 

Il Flame Alchemist aveva ricevuto tempo fa un frammento di Sylverite: non appena l’aveva  rimossa dalla scatola, la radio si era spenta, la sala comandi era letteralmente impazzita e una piccola moto parcheggiata fuori ha dato un preoccupante getto di fumo nero.

Probabilmente voleva studiarla, più che trovare un’autentica Pietra Filosofale.

 

Ma la storia non è, alla fine, legata poi molto all’avventura…

 

Dovrei dire che è una storia d’amore?

Divertente. Ma non è esattamente così.

 

Di odio allora?

Forse. Ma non è esattamente così.

 

Probabilmente,riguarda entrambi.

 

 

Presto potrete giudicare da soli.

 

Envy sta arrivando.