DISCLAIMER: I personaggi come sempre non sono miei ç_ç ma di Kazuya Minekura
RINGRAZIAMENTI: Pam che come al solito mi corregge le ficci =3
DEDICA: Alla mia adorata zietta Miyu, che continua a soportarmi e a soportare i miei tempi lungi ç_ç
NOTE: Ecco a voi anche il pov di Gojio e come la pensa sulla sua relazione con Hakkai. Cmq mi scuso già adesso se Gojio mi uscirà OCC, perché non sono per niente sicura.
 

 


Nei miei silenzi

di Saya


Sono seduto, le mie braccia appoggiate sullo schienale della sedia, sto fissando il letto, dove c'è Hakkai… non so cosa fare, comunque il ragazzo ha bisogno di riposo, in fondo quello che guida è lui. Non so quanto mi ci è voluto per convincerlo… abbiamo solo due stanze, nell’altra ci sono Sanzo e Goku… quei due… non ho capito ancora se stanno insieme o meno… il mio sguardo di nuovo accarezza dolcemente la figura di Hakkai. Sposto la sedia verso la finestra mi metto comodo e accendo una sigaretta, anche se non distolgo mai lo sguardo dal mio amico… già il mio amico. Tutti pensano che io sia solo un play boy, ma io, non riesco a vedere una donna piangere, troppi ricordi, mia madre, mia madre piangeva sempre quando mi guardava, ero il frutto del tradimento di mio padre. Quando guardo una donna mi viene in mente lei, eppure io ho sempre cercato di farla sorridere senza successo. Sospiro guardando di nuovo fuori dalla finestra, osservo il fumo che esce dalla mia bocca e se ne va libero, eppure adesso che ci ripenso Hakkai è come una donna per me... non riuscirei a vederlo piangere... il mio Hakkai. Dovrei rivelargli i miei sentimenti, ma non so, ho paura, lui in fondo sta ancora soffrendo per la perdita di quella ragazza che ha amato tanto. I miei occhi si posano di nuovo sulla figura dormiente che sta nel letto, i miei occhi che sono del colore sangue, e che tu Hakkai definisci come la tua penitenza, non voglio essere una penitenza, non voglio essere colui che ti ricorda il tuo passato triste, voglio regalarti un futuro splendente. Immerso nei miei pensieri noto che tu hai aperto gli occhi e che mi stai fissando, sento caldo, non voglio nemmeno pensare d'essere arrossito. Hai sorriso, uno di quei tuoi sorrisi falsi, quelli dove nei tuoi occhi si legge la tristezza,..., e io come sempre ti sorrido di nuovo… e sento il vibrare della tua voce dolcissima nell’aria:
“Non vai a dormire?”
Scuoto la testa, per adesso non ho sonno, preferisco vegliare sul tuo di sonno. Ti siedi e mi fissi, e io non riesco a guardarti a lungo e sposto lo sguardo fuori dalla finestra.
“C’è qualcosa che non va?”
Come sempre, si preoccupa per gli altri e non per se stesso…
”Non ti preoccupare, va tutto bene.”
Annuisce… ti amo… sgrana gli occhi e mi guarda… non avrò detto a voce alta… ti amo spero… ma sembra di si… mi sta fissando. Mi lecco le labbra e mi alzo, cercando di non guardarlo…
”Senti Hakkai, io esco…”
Un fruscio dietro di me e poi due braccia calde che mi avvolgono in un abbraccio, il suo corpo aderisce al mio e io mi fermo non sapendo cosa fare, la mia mano è poggiata sulla maniglia e silenzio intorno a noi, poi la sua voce spezza il silenzio sussurrando:
”Non andartene... non sopporterei di perdere anche te...”
Cosa? Non capisco... perdermi? Che sciocchezza, io sono... in che senso non sop… aspetta.
Mi giro nell’abbraccio e mi rispecchio in quei due occhi smeraldo che si ritrova, e il vortice di emozioni mi trascina con se, smetto di pensare razionalmente per un lungo momento, quando le mie labbra per prima toccano quelle sue, calde, come le avevo immaginate, che si socchiudono sotto il premere della mia lingua e incontro la sua lingua, iniziando una battaglia, o meglio una danza…. Sento le sue mani tra i miei capelli, e non riesco a credere a quello che sta succedendo… è un sogno, mi sono addormentato guardando Hakkai e adesso lo sto sognando… non può essere vero quello che succede, non può essere vero che io stia abbracciando e baciando Cho Hakkai. Non so perché in questo momento mi è venuto in mente il giorno in cui Sanzo disse che Cho Gono era morto, mi venne un colpo, si vede che ero già allora innamorato di lui, senza che me ne accorgessi eppure con il bonzo avevamo ironizzato sull’ipotesi, senza rendendoci conto che era la pura verità… e poi quando lo rividi, con quel sorriso sulle labbra, pensai di impazzire dalla felicità, e mi venne voglia di ammazzare il monaco corrotto, che si difese dicendo che infatti Cho Gono era morto e che dinanzi a me c’era Cho Hakkai… aveva cambiato nome. E io che mi ero tagliato i capelli per piangere la sua morte. E adesso che ci ripenso questa sensazione non mi è nuova come una nostalgia… ci stacchiamo e lo fisso di nuovo… mi sorride e io gli sorrido in cambio:
”Stupido, io non muoio facilmente, non l’ho già dimostrato.”
Non dice niente ma annuisce... e io non resisto, quelle labbra mi stanno invitando, e me ne frego baciandolo di nuovo e nuovamente lui accetta il mio bacio. Sento le sue mani perdersi tra i miei capelli, lui dice che il colore dei miei capelli è la sua penitenza, perché è colore del sangue, sangue che lui dice di aver sparso,… ma non era sangue innocente… era sangue dei demoni che avevano rapito la sua donna, non può dire che erano innocenti… non mi va di pensare a queste cose adesso, voglio perdermi in questo vortice di emozioni e sentimento, voglio perdermi assaggiando il sapore sublime di Hakkai, che non saprei definire, so solo che è buono, che ormai non riuscirei a vivere senza di esso. Hakkai inizia a muoversi all’indietro, trascinandomi dietro di se, ma le nostre labbra non si staccano mai, mi attira a se, così che i nostri corpi aderiscano e poi si lascia cadere sul letto trascinandomi con lui, e le nostre labbra non si separano… fino a che non ci rendiamo conto che dobbiamo respirare se vogliamo continuare a fare questo e vivere… che figuraccia, il play boy morto baciando l'uomo della sua vita… già, perché Hakkai è l'uomo della mia vita… e continuerà ad esserlo… di nuovo quel dejavu, non capisco, appena tocco Hakkai mi sembra d'averlo già fatto… non importa adesso, non me ne frega niente, ormai non riuscirò più a fermarmi, sento che nemmeno lui intende fermarsi. Mi stacco per un momento perdendomi nei pozzi di smeraldo e sorrido, lui mi sembra più rilassato del solito, le sue mani sono poggiate sulle mie spalle. Si lecca sensualmente le labbra e io le fisso, no, non mi fermerò più l'ha voluto lui.
"Ti voglio."
Non dice niente, anzi sorride. Sono abbastanza spaesato, non ho mai visto agire Hakkai in un modo del genere, hey io non spreco le occasioni che mi porgono su un piatto d'argento. Mi sembra sobrio, non importa, devo smetterla di pensare, voglio assaggiarlo. Attacco di nuovo le sue labbra morbide e calde, questa volta lentamente per assaggiarlo, per imprimermi nel ricordo il suo sapore dolce come il miele, cazzo, sembro la scimmia... però è vero ha il sapore del miele più prelibato. Le mie mani scivolano su quel corpo così perfetto anche dopo tutte le battaglie che ha passato, ce ne sono poche di cicatrici a marchiare la sua pelle. Le mie labbra scendono sulla pelle del suo collo che scotta e lui, appena vengo in contatto con lui, inarca la sua schiena, così i nostri corpi aderiscono come due pezzi di un puzzle più che perfetto. Ma io voglio sentire la sua pelle a contatto con la mia, così che i nostri corpi possano unirsi in un essere solo, e le nostre anime toccarsi per amarsi nell’eternità. Così senza nemmeno chiedergli il permesso gli sfilo la maglietta che indossava per dormire, e mi perdo di nuovo in quegli occhi smeraldo, che in questo momento sembrano come il mare in tempesta. E sorrido, sorrido perché il mio più grande desiderio si sta avverando, Hakkai si sta donando a me spontaneamente, non so se mia ama, ma io lo amo con tutto me stesso, di certo però mi vuole bene…
"Hakkai…"
Non dice niente, prende il mio viso tra le mani attirandomi a se, facendo incontrare le nostre lingue, questa volta in un bacio lento e pieno di sentimento. Le mie mani scivolano su quel corpo forte ma allo stesso tempo così fragile, e voglio assaggiarlo, così mi stacco da quel bacio ipnotizzante e scendo sul suo collo lasciando una scia di saliva, e ogni tanto mordo la dolce pelle sotto le mie labbra, come per marcarlo, come per assicurarmi che l’Hakkai sotto di me è quello vero, e che non è un altro sogno, dove poi tutto scompare e mi risveglio abbracciando un cuscino. Sento il suo respiro accelerarsi e poi finalmente arrivo al capezzolo, ci passo la lingua sopra come per torturarlo, mentre con le dita gioco con l'altro capezzolo, finché entrambi non si induriscono sotto il mio tocco… il suo corpo risponde alle mie carezze in un modo stupendo, alzo lo sguardo, ha le labbra socchiuse mentre gli occhi sono velati di piacere ed eccitazione, non l'ho mai visto così, e devo dire che è bellissimo, continuo il mio lavoro scendendo verso l'ombelico, passo la lingua qualche volta intorno ad esso per poi avvicinarmi ai pantaloni. Alzo gli occhi, i nostri sguardi si incontrano e io senza farmelo ripetere due volte gli sfilo i pantaloni con uno strattone, lasciandolo in tutta la sua gloria. Ha gli occhi socchiusi, ma so che mi sta fissando, mi passo la lingua sulle labbra, non ho mai visto un corpo così appetitoso, voglio assaggiarlo… così catturo di nuovo le sue labbra tra le mie, ormai non riesco più a vivere senza di esse. Sento le sue mani tra i capelli, mentre mi risponde con passione. Mi stacco di nuovo da lui, ma per poco, inizio a baciare la sua pelle, che scotta sotto i miei leggeri tocchi di lingua e labbra. Sotto di me lui trema, ma so che non è per paura, ma per la tortura che gli sto facendo. Scendo velocemente e finalmente sono alla pari con il suo membro eccitato. Per quanto ho sognato questo momento, gli poso un bacio leggero sulla punta e poi lo avvolgo con la lingua assaggiandone il sapore. Mhhh, ottimo, ne voglio di più così lo prendo completamente in bocca, facendo sospirare Hakkai, che chiude gli occhi… le sue labbra sono socchiuse e sta respirando a fatica. Mi stacco dalla sua eccitazione e passo la mia lingua su tutta la lunghezza del fallo, Hakkai questa notte non la dimenticherai… ti farò sognare. Lecco leggermente i suoi testicoli facendo in modo che il mio amante sospiri vocalmente, voglio sentirlo gemere il mio nome. Ripeto i miei movimenti al contrario riprendendo la punta in bocca succhiandola, mentre con le dita della mia mano sinistra accarezzo dolcemente i testicoli. Sento le sue dita sottili perdersi tra i miei capelli lunghi stringendoli come per chiedere di più senza sapere come. Alza il suo bacino verso il mio viso chiedendo di più, e di certo non sarò io a negarglielo. Così inizio a succhiare con più foga e lui geme leggermente il mio nome… la mia mano furtiva sale e le mie dita accarezzano le sue labbra morbide e calde, capisce subito cosa ho in mente e inizia a succhiare sensualmente le mie dita, come se non fossero dita quelle nella sua bocca. Le bagna per bene e poi io ritraggo la mano. Non serve nemmeno chiederglielo, che già allarga le gambe per bene poggiandole sulle mie spalle, mentre io continuo il mio lavoro sulla sua eccitazione. Avvicino la mano alla sua apertura vergine, massaggiandolo intorno per rilassare il muscolo, poi lentamente spingo la punta del primo dito dentro, notando che Hakkai sta notando troppo la mia intrusione, così mi dedico con più passione al suo membro nella mia bocca facendolo gemere, e spero dimenticare che lo sto penetrando. Al primo dito aggiungo il secondo muovendolo in circoli per prepararlo meglio, così che mi dia un accesso facile. Vedo le dita di Hakkai stringere il lenzuolo sotto di lui, sta tremando di piacere e poi aggiungo un terzo dito e finalmente trovo il suo punto debole che lo fa sussultare e finalmente il liquido del mio amore mi inonda la bocca è dolce, come è dolce il mio Hakkai. Bevo tutto fino all’ultima goccia, non posso sprecare nemmeno un po' di questo elisir. Mi stacco da lui senza togliere le dita, risalgo il suo corpo per baciarlo e fargli assaggiare il suo stesso sapore. Ritraggo le mie dita e vedo i suoi due smeraldi osservarmi, mentre la sua espressione è mutata in dispiacere. Non devi dispiacerti amore mio… adesso le rimpiazzo, tolgo al volo i miei ultimi indumenti rimanendo nudo di fronte a quegli occhi smeraldo, così mi posiziono tra le sue gambe allargate, i nostri occhi si sostengono a vicenda e io lentamente entro dentro di lui… azz… è caldo… è talmente caldo e stretto, che mi verrebbe voglia di prenderlo e sbatterlo senza riserve, ma non posso farlo, questo è il mio Hakkai. Continuo a sostenere il suo sguardo quando noto una lacrima scendergli per il viso. Mi abbasso e la catturo tra le mia labbra, anche la lacrima salata per me ha un sapore dolce. Il mio tesoro fa un movimento, come per chiedermi di continuare e io lo faccio, entro completamente dentro di lui per cercare quel punto che gli farà urlare il mio nome. Mi muovo lentamente cercando l'angolatura giusta, fino a che non lo sento sussultare, BINGO…, I miei movimenti si fanno più veloci e precisi colpendo sempre lo stesso punto, non resisterò a lungo, ma voglio farlo venire un'altra volta, voglio vedere il suo volto inondato da piacere puro.
"GOJIOOOOOOOOOO!!!!"
Gli mordo la spalla per soffocare il mio stesso urlo e sento le sue braccia avvolgermi e le sue unghie puntarsi nella mia pelle, è la sensazione più bella del mondo. Il seme di Hakkai inonda i nostri addomi, e io lo sento stringersi intorno a me e non resisto più, vengo dentro di lui marcandolo con il mio seme. Non ho più le forze, sono spento, sdraiato su di lui, che mi sta abbracciando e sta accarezzando i miei capelli dolcemente. Non voglio schiacciarlo così lentamente scivolo fuori da lui, sdraiandomi accanto sorridendogli, e lui mi risponde al sorriso, per poi accoccolarsi al mio petto, ci laveremo domani, adesso voglio solo risposare con lui tra le mie braccia…
"Ti amo…"
"Ti ho sempre amato… nei miei silenzi."


---*Owari*-----

Saya: ecco mi manca ancora una, e finirò la 4logia
Gojio: Uhm,… ma Hakkai non è cosi
Saya: pensa un po' che OOC uscirà quando farò il suo di POV
Hakkai: Scusa perché non posso essere così? Non ti piaccio così?
Gojio: Si che mi piaci, tu mi piaci sempre
Saya: Allora alla prox con La Mia Salvezza con POV di Hakkai



 



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