Disclaimers : La mia mamma si chiama Kazuya Minekura... Altro da aggiungere?

Note : GOKU, I LOVE YOU *____*



La mia unica certezza

di Rina Inverse


Solo.

Sono solo.

Solo, in un luogo dimenticato da Dio.

Solo, a riflettere sui miei sbagli, sui miei errori.

A riflettere sulla crudeltà di questo mondo.

A riflettere sulla spietatezza degli uomini e dei demoni, così diversi tra loro, eppure così simili.

Simili perchè sia uomini che demoni ricorrono alla violenza e alla forza per prevaricare gli uni sugli altri, e non esitano ad uccidersi a vicenda, senza risparmiare neppure i vecchi, le donne e i bambini.

Demoni e uomini: due facce della stessa medaglia.

 

Ed io?

Anch'io sono così?

Sinceramente, non lo so più neanche io.

Non so più chi sono.

Non so da dove vengo.

Non so quale sia il mio fine ultimo.

So solo una cosa, ed è la mia unica certezza: voglio difendere colui per il quale sarei anche disposto a dare la vita; voglio difendere Sanzo!

 

Sanzo...

Un nome apparentemente come tanti, cinque lettere atone, che divise non hanno senso, ma che messe insieme, danno vita alla persona che mi è più cara al mondo, e anche in tutto l'universo.

La persona a cui ho giurato eterna fede, e che non tradirò mai.

La persona che proteggerò sempre e per sempre.

Il mio Sanzo...

Colui che mi ha sottratto dalla mia prigionia, dopo 500 anni che ero rimasto chiuso in quella grotta buia, esattamente come quella in cui mi trovo adesso

Solo, al buio, senza amici né cibo, condannato alla fame e alla solitudine per l'eternità.

Se non fosse stato per Sanzo, sarei esattamente così ora.

Invece, grazie a lui, ho qualcosa in cui credere, qualcuno da difendere.

La sua mano, quel giorno, mi parve come la mano di un dio che si avvicina, buono e maestoso, per condurti sulla retta via.

Mi tese la mano ed io lo guardai in volto.

Rimasi incantato da quei limpidi occhi viola, e direi che l'epiteto "occhi-suadenti" che gli ha affibbiato Gojyo gli calza proprio a pennello.

Mi meravigliai che in quel luogo, dopo ben 500 anni, fosse nuovamente capitato qualcuno.

Nessuno mi avvicinava, perchè tutti mi temevano.

Ero il demone che si ribellò al Paradiso, e come tale, dovevo essere condannato all'esilio in quella grotta.

Eppure lui, Sanzo, fregandosene di tutto e di tutti, decise di liberarmi e di concedermi la sua fiducia.

Mi accarezzò gentilmente il capo e mi sussurrò parole amichevoli, rassicurandomi.

Distrusse le catene che mi tenevano imprigionati i polsi, le caviglie e il collo, mi prese per mano, e mi condusse verso il tempio.

Lì non ricordo quanti monaci gli consigliarono di riportarmi indietro, perché ero un demone pericoloso, che avrei potuto uccidere anche lui, ma Sanzo li gelò con un -Fatevi gli affari vostri- e da quel giorno nessuno osò più parlare di quest’argomento.

 

Sanzo, senza la tua presenza, la mia vita non avrebbe più alcun senso.

Sei tu che mi dai la forza e il motivo di andare avanti.

Vorrei vedere il tuo viso sempre sorridente.

Vorrei che mai ti assillassero pensieri tristi o dolorosi.

Non potrei sopportare di doverti vedere nuovamente come quel giorno, straziato dal ricordo del tuo maestro, che ti protesse fino alla morte.

Non sarei mai voluto entrare nella tua camera, e mai avrei voluto vederti inginocchiato ai piedi del letto, a piangere disperatamente.

Era il giorno in cui ti affidarono il Sutra del Cielo Demoniaco, dopo aver fatto un lungo elogio al tuo maestro, Koumyo Sanzo, ricordando le sue imprese, la sua saggezza e la sua virtù.

Sul momento, te ne stavi con il volto tirato e gli occhi bassi, con postura fiera e retta, ma a cerimonia conclusa...

Passai dinanzi alla tua camera, e notai subito che la porta era leggermente aperta.

Ed è stato allora che ti sentii.

Rannicchiato ai piedi del letto, in ginocchio, con il sutra tra le mani, mentre piangevi disperato, invocando il nome del tuo maestro, e ti struggevi, pensando che al posto del maestro avresti voluto esserci stato tu.

Dicevi che avresti preferito morire al suo posto, che il mondo non avrebbe mai pianto la tua scomparsa, mentre quella del tuo maestro aveva causato dolori a molti fedeli.

Non ho resistito un secondo di più, e sono fuggito lontano da quella camera, dalla camera del tuo dolore.

Però, ancora oggi, quell'immagine mi strazia il cuore e la mente, e non mi fa dormire la notte.

Ti rivedo sempre, mentre piangi disperato.

E allora mi auguro sempre di non assistere mai più ad una scena come quella, perchè il mio cuore ne morirebbe.

Però, sarei ben felice di cedere a te il mio cuore, se ciò potesse servire a non farti soffrire più.

Farei di tutto, pur di non farti soffrire...

 

Mentre mi perdevo nei miei pensieri, mi sono ritrovato in questa dannata grotta, che assomiglia tanto a quella della mia prigionia.

E riaffiorano in me i ricordi...

Ricordi piacevoli e ricordi tristi, legati a Sanzo o ai miei compagni.

Però, mi rendo conto di essere ancora solo.

Vorrei tanto che qualcuno mi tendesse la mano, e che mi conducesse via da qui...

Non voglio più stare da solo, e non voglio più far soffrire Sanzo.

Non credo di avere richieste molto difficili, sono sempre stato un tipo semplice io.

In questo momento vorrei tanto che Sanzo fosse qui con me, così da non badare a tutti questi pensieri dolorosi che mi tormentano.

Non voglio più pensare a niente, voglio solo andarmene da questo posto...

Ma soprattutto, vorrei vincere le lacrime, che in questo momento hanno preso il sopravvento su di me.

Chissà da quanto tempo sono via?

Chissà se gli altri sono preoccupati?

Ho perso la cognizione del tempo e dello spazio...

 

-Hey, scimmia, dove ti sei cacciata?-

-Goku, dove sei?-

-Stupida scimmia, dove cavolo sei finita-

 

Come un lontano richiamo, sentii le voci dei miei compagni: di Sanzo, di Hakkai, e c'è perfino quel pervertito kappa di Gojyo...

Anche se un po' lontani, mi accorgo dai toni delle voci che sono molto preoccupati, e non vi nascondo che un po' mi fa piacere, vuol dire che ci tengono a me...

 

-Heyyyy...

Sono qui!!!- gridai, attirano la loro attenzione.

Li vidi correre verso di me, e appena mi furono vicini -Stupida scimmia, si può sapere dove ti eri cacciata e che cavolo hai fatto fino ad ora?

Sono ore che ti cerchiamo!!!- Sanzo mi rimproverò a suon di ventagliate.

Ma vi giuro che, anche se mi fa un po' male la testa, sono così felice di prendere queste ventagliate, perchè vuol dire che sono di nuovo con Sanzo e i miei amici.

-Ahio!!!

Mi fai male, Sanzooo...- un po' di scena ci vuole sempre, però mi accorsi subito che Sanzo tratteneva a stento le lacrime, infatti si inginocchiò davanti a me e mi abbracciò forte -Ci hai fatto preoccupare da matti, stupida scimmia...-

Come quando mi portò al tempio la prima volta, anche adesso Sanzo, fregandosene del fatto che Hakkai e Gojyo fossero presenti, mi abbraccio e mi accarezzò i capelli, nascondendo il viso nell'incavo della mia spalla.

In quel momento notai che Hakkai aveva, saggiamente, suggerito a Gojyo i lasciarci soli e di seguirlo.

 

-Scusami, Sanzo...

Ti prometto che, d'ora in poi, starò più attento, anche perchè vederti piangere è l'ultima cosa che vorrei...

Io sono innamorato di te, Sanzo...

Il tuo sorriso mi piace tanto, e vorrei vederti sorridere sempre...- mi interrompo, perchè sollevò lo sguardo e mi fissò in volto -Io non piango mai, stupida scimmia...- mi disse, con tono finto-arrabbiato, e poi sorrise.

Non riuscii a trattenermi, gli presi il viso tra le mani, e poggiai le mie labbra sulle sue.

Fu appena un tocco, ma per me fu molto di più, anche perchè era da troppo tempo che sognavo di farlo.

Già immaginavo la terribile reazione di Sanzo: se non avesse più voluto vedermi?

Non volevo nemmeno pensarci, ma almeno potevo dire di morire senza rimpianti.

Le labbra di Sanzo valgono ben oltre.

Le immaginavo morbide, ma non così tanto: un leggero velluto rosato su quel viso candido.

Quando mi separai dalla sua bocca, avvertii il terribile bisogno di ripetere l'esperienza, ma già sapevo che ciò non sarebbe stato possibile...

Dovevo abituarmi all'idea che, forse, non avrei avuto più nemmeno l'occasione di avvicinarmi a lui.

Contrariamente a ciò che pensavo, Sanzo mi accarezzò ancora una volta i capelli e la nuca, senza proferire parola.

Poi, quando meno me lo aspettai, mi baciò ancora, ma questa volta il bacio fu più passionale...

Infilò la lingua nella mia bocca e intraprese una lotta con la mia, mentre con le mani percorreva il mio corpo, strappandomi gemiti di piacere.

Quando sciogliemmo il bacio, si alzò in piedi, e mi tese la mano, affinché mi alzassi anch'io.

Poi mi prese per mano, e ci avviammo verso il luogo in cui ci eravamo accampati.

Lungo il tragitto non lasciai mai la sua mano, che stringevo forte, ma avevo il bisogno di fargli una domanda.

 

-Sanzo, rimpiangi ancora il fatto di non essere morto al posto del tuo maestro, quel giorno?-

So bene che non avrei dovuto fargli una domanda del genere, ma volevo una risposta.

Mi guardò negli occhi, forse stupito del fatto che sapessi questa cosa -Ecco, se ti stai chiedendo come faccia a saperlo, ti ho sentito un giorno mentre lo dicevi...- gli spiegai, tenendo gli occhi bassi.

Lo sentii sospirare, poi mi prese il mento tra due dita, e mi sollevò il volto fino a trovarmi a pochi centimetri da lui -No, ora non più, perchè non voglio perderti!!!- e mi baciò un'altra volta.

Lo ammetto, piansi molto dopo che mi disse ciò, ma Sanzo capì subito che le mie erano lacrime di gioia.

-Bhè, adesso andiamo da quei due scemi, altrimenti ci daranno per dispersi, che ne dici, scimmietta?- mi disse, sorridendo.

Lo presi per mano, e lo seguii, come un cagnolino fedele -Ah, dimenticavo...

Cerca di mangiare a sufficienza, scimmia, perchè questa sera avremo un bel po' da fare e ti serviranno parecchie energie...-

Il suo tono malizioso e lo sguardo seducente non mi fecero comunque cogliere al volo il significato delle sue parole.

Quando capii a cosa alludeva, era già scappato lontano, mentre se la rideva, prendendomi in giro per la mia ingenuità...

-Ma è per questo che mi piaci, Goku- mi disse, quando lo raggiunsi tutto rosso in viso sia per la corsa che per la proposta che mi aveva fatto...

Proposta indecente, direte voi...

E' un bonzo corrotto, aggiungerete pure...

Ma che me frega...

Io lo amo proprio perchè è così, no???

 

FINE

Rina: Bene, bene...

Proseguendo, passiamo alla prossima fic...

Sanzo: Hey, stupida scrittrice dei miei stivali...

Rina (con sguardo furioso): Siiiiiii?

Sanzo: Ni... nien... niente...

Volevo solo dimostrarti la mia SOMMA gratitudine per questa fic (priva di lemon...¬___¬)

Rina: Ah, bene...

Ma mi sembrava di aver letto qualcosa tra le parentesi, a proposito di una lemon, oh sbaglio... .\_/.

Sanzo: Si, cara... ^^

Ti sbagli di grosso... (Se si arrabbia, chi la ferma questa... '_' !!!!)




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