DISCLAMER: La signora Rowling ne fa quel che vuole perché sono suoi... Per festeggiare l’uscita del sesto libro ecco una storiellina che prende spunto proprio dal Principe Mezzosangue!^^



La colpa più grande

di Nuel


Blues. Un ronzio costante che faceva pensare al blues era l’unico suono che giungeva alle orecchie di Harry Potter. 
Il supposto salvatore del mondo cercò di aprire gli occhi ed alzare la testa. L’intero suo corpo non gli permetteva di dimenticare neppure un centimetro quadrato di sè, della sua dolorante fisicità.
Un rantolo gli uscì dalla gola mentre metteva a fuoco gli occhi pesti e miopi sulla stanza in cui era rinchiuso, incatenato al muro da catene anti magia più solide del necessario per un uomo nella sue condizioni.
Passi veloci e leggeri andarono verso di lui, un bicchiere colmo d’acqua fresca gli fu portato alle labbra e fu grato di poter bere. Aveva la gola in fiamme. Poi un panno umido gli tamponò la fronte, le guance, il collo. Delicatamente. Lavò le ferite, lavò lo sporco ed il sudore.
Un gemito di piacere ricompensò il suo caritatevole carceriere.
Poi Harry sentì il peso familiare delle stanghette degli occhiali sulle orecchie e poté vedere veramente.
-Tu- Riuscì a mormorare all’indirizzo dell’ultimo rampollo di casa Malfoy.
-E’ da tanto che non ci si vede, Potter- Cercò di mantenere inalterato il suo tono il giovane Malfoy.
-Bastardo!- Gli ringhiò dietro col poco fiato che gli bruciava i polmoni.
Malfoy sorrise amaramente, allontanandosi da lui e tornando a sedersi su una scomoda sedia mal ridotta.
Harry gettò uno sguardo intorno: una piccola stanza male illuminata, uno scantinato, probabilmente. Cumuli di oggetti accatastati alla rinfusa contro le pareti, una porta di legno sprangata, un tavolaccio tarlato e la sedia su cui stava il maledetto che aveva tentato di uccidere Silente e se l’era data a gambe. 
Malfoy.
Un nome che rievocava mille brutti ricordi. 
Avevano la stessa età, ma quel giovane biondo era invecchiato precocemente. Se ben ricordava avrebbe compiuto vent’anni di lì ad un paio di mesi, ma aveva gli occhi infossati, i capelli lunghi non più curati, la carnagione spenta....
-Hai fatto un salto di qualità, eh, Malfoy?!- Lo schernì Harry, contento di vederlo ridotto a quel modo.
Draco lo fissò con.... dolore, si sarebbe detto.
-Almeno io resterò vivo- Rispose con voce mesta. -Dovrei andare ad avvisare il mio Padrone che ti sei svegliato. Ti torturerà fino ad ucciderti-
-E allora cosa aspetti ad andare a chiamarlo?!- Gli sibilò con astio.
Draco gli si avvicinò. Gli abiti una volta eleganti erano lisi e sporchi.
-Vivere come un topo ti dona, Malfoy!- Lo schernì ancora.
-Dovresti cercare di essere più gentile: ogni tuo minuto di vita in più dipende da me-
-Non ci tengo alla tuo compagnia- Sorrise sprezzante, per quanto le ferite doloranti glielo consentissero.
Draco gli accarezzò una guancia, infilando le dita sottili tra i capelli raggrumati di sangue, ravviandoli dolcemente.
-Mi sono nascosto per quasi tre anni.... ma io uscirò da questo buco. Tu qui ci morirai, Potter-
-Sembrerebbe quasi che ti dispiaccia!- Ironizzò malevolo.
-Tu non hai mai capito niente- Sospirò Malfoy, tanto piano e tanto tristemente che Harry, per un attimo, pensò di aver frainteso.
-Cosa avrei dovuto capire?-
Draco lo fissò per un istante in silenzio. Harry aveva richiuso gli occhi, troppo faticoso tenerli aperti.
Gli accarezzò la gola, fermando le dita sotto il mento, abbassandosi e posando un bacio leggero sulle labbra tumefatte del prigioniero.
Harry fece una smorfia. -Cosa doveva essere quello, Malfoy?-
-Io volevo solo... che tu ti accorgessi di me...-
-Era impossibile non notarti: spocchioso egocentrico bastardo!-
-Ti ho sempre amato...-
Harry rise, ma subito un accesso di tosse prese il sopravvento e si sentì in bocca il sapore metallico del sangue.
-Mi fai schifo, Malfoy!-
Draco indietreggiò, respingendo le lacrime che gli bruciavano gli occhi.
-Io non avevo scelta...-
-Come no!-
-Cosa ne sarebbe stato di me se non avessi ubbidito a mio padre?-
-Non me ne potrebbe fregare di meno!-
-Sai, Harry...-
-Potter!-
-Sai, Potter.... è per questo che noi vinceremo e tu morirai. Sei stato tu a condannare i tuoi amici.... il mondo intero-
-Che ne sai tu!-
-E’ come se li avessi uccisi tu!-
-Silente è morto per colpa tua!!- Gli ringhiò contro.
-Può darsi-
Harry, con uno sforzo, cercò di strattonare le catene. Un dolore acuto gli colpì i polsi legati ed una spalla. Gemette di dolore e di rabbia.
-Sei tu che ci hai condannati- Mormorò di nuovo Draco.
-Piantala. Tu ti salverai, no? Tornerai al tuo castello, a fare la tua vita di prima. Stai col vincitore, no?-
-Avrei voluto che vincessi tu....-
Harry sorrise beffardo, ghignò quasi. Se per il dolore o se per un reale disprezzo, era difficile da determinare. 
-Come attore non vali niente, Malfoy-
-Ti riesce così difficile credere che ti amassi?- La sua voce cominciava ad incrinarsi per le lacrime. -Sono un vigliacco, Potter! Lo sono sempre stato! Se tu avessi vinto io non avrei dovuto vivere tutto questo! Facevo di tutto perché tu mi guardassi, nell’unico modo che non avrebbe fatto sorgere dei sospetti in mio padre! Volevo che fossi tu a salvarmi...-
- Per questo mi hai rotto il naso a calci...-
-E tu mi hai sfregiato...-
-Già.... una delle poche volte in cui ti sei rivelato utile: era da un po’ che volevo provare quell’incantesimo!-
-Sei crudele...-
-Voi Mangiamorte, invece siete le dame della carità!-
-Stai per morire, Harry... non hai altro da dire?-
-Fanculo, Malfoy!-
-Sono le tue ultime parole? Vuoi che chiami il mio Signore così?-
-Fa quel che devi e finiscila!-
Draco si diresse alla porta dello scantinato, mise la mano sulla spranga, ma la ritirò subito, tornando da Harry, abbracciandolo e nascondendo il viso contro la sua spalla.
Harry si lamentò per il dolore e Draco allentò la presa.
-Menti! Menti per salvarti la vita! Dimmi che...-
-Cosa vorresti sentirti dire? Che non eri poi tanto male? Che mi piacevi? Neanche per sogno!-
-Potrei salvarti...-
-E continuare così? Dovere la vita a te? No, grazie!-
-Non ho mai smesso di amarti!- Singhiozzò contro il suo collo.
-Allora avresti dovuto mandare al diavolo tuo padre parecchi anni fa!-
-Mi avrebbero ucciso!-
Harry respirò affannosamente un paio di volte. -Il tuo cuoricino innamorato non sarebbe stato contento di morire per me?- Lo schernì.
Draco si staccò da lui e lo fisso ferito, il viso magro e tirato sulle ossa sottili rigato dalle lacrime. 
-La tua vita dipende da me, salvati! Chiedimi di salvarti e non ti dirò di no!-
-Scusami, Malfoy, ma non ti voglio così bene da poterti essere grato ogni giorno della mia vita-
-Così morirai... solo... -
Harry ghignò di nuovo. -Sai come si dice: meglio soli che male accompagnati!-
-No: tu morirai solo perché è quello che hai voluto. Le persone disposte ad amarti e a rischiare per te c’erano, solo che tu non le hai volute-
-.....- Harry aprì la bocca e la richiuse.
-Me la ricordo la piccola Weasley che ti sbavava dietro, al sesto anno te la sei anche fatta.... io ci impazzivo per la gelosia, sai? Ma poi l’hai scaricata.... come tutti gli altri. Hai fatto il deserto intorno a te-
-Non volevo sacrificarli a Voldemort-
-No. La sai qual’è la verità, Harry? La verità è che tu ti crogiolavi nel tuo fottuto ruolo di Salvatore del mondo! Il nuovo Messia! Tu ci godevi a piangerti addosso e stare al centro dell’attenzione! “Povero Harry!”-
-Quello che voleva stare al centro dell’attenzione eri tu, Furetto!-
-Si, volevo esserlo al pari tuo! Ma io non potevo farmi compatire perché avevo un padre Mangiamorte, o una famiglia apparentemente perfetta, o...-
-Povero Malfoy! I tuoi genitori non ti capivano! Cos’è? Non ti hanno regalato subito la scopa dei tuoi sogni?-
Draco tacque.
-La tua mammina non ti amava abbastanza? Oppure il tuo paparino non si ricordava dei tuoi compleanni? Tu, almeno, i genitori li avevi!-
-Avrei preferito non averli!-
Harry rise di nuovo, fermandosi quasi subito, cercando di evitare un nuovo accesso di tosse.
-Tu credi di sapere tutto di me, della mia famiglia, vero? Sei un superficiale, come tutti i tuoi amici, del resto! I Malfoy sono ricchi, potenti e cattivi! Come no! Magari mi sarebbe piaciuto che qualcuno mi considerasse fregandosene del mio cognome! Magari avrei preferito una vita diversa!-
-Piantala di fare la vittima!-
-Già! La vittima puoi farla solo tu, vero, Harry?! Il povero piccolo Harry a cui hanno ammazzato i genitori! Il povero Harry che non ha più nessuno! Sei un bastardo egoista che se ne frega dei sentimenti degli altri! Avrebbero dovuto sbatterti a Serpeverde! Ci saresti stato bene! Meglio di tanti figli di Mangiamorte che dovevano fare la parte per non prendersi qualche Cruciatus a casa!- Scoppiò Draco.
Harry socchiuse gli occhi e sorrise, come se per la prima volta approvasse le parole del suo carceriere.
-Ma lo sai perché adesso morirai, Harry? Non per il tuo egoismo, o per la tua superficialità o perchè sei un maledetto egocentrico che si piange addosso. No, morirai perché non ti sei lasciato amare. E’ questa la tua colpa più grande, quella per cui nessun dio ti perdonerà mai: hai rifiutato l’amore, Harry. Non solo il mio... ma di tutti quelli che erano disposti a starti vicino. Tu gli passavi accanto e non li vedevi. Troppo preso da te stesso, dal tuo destino...-
-Va’ a chiamare Voldemort!-
-Harry, io sono ancora qui...- Draco gli si inginocchiò davanti, il viso pallido proteso verso il suo, reclinato. -... Sono rimasto solo io ad amarti ancora.... lasciati amare....- Lo implorò.
Harry socchiuse di nuovo gli occhi, fissandolo per un lungo istante, esitando.
Quando richiuse gli occhi, Draco si alzò, gli baciò i capelli e, con passo lento, si diresse alla porta. Tolse la spranga e tornò a guardare il corpo straziato di Harry Potter. Aprì la porta e guardò i gradini di pietra consunta che portavano al piano terra. Era una scala buia, ad ogni gradino si avvicinava ineluttabile il destino di Harry. La decisione spettava a lui: salvarlo oppure lasciarlo morire?
Draco salì il primi gradino....



Fine

.... Sadicamente finisco così. Non ci sarà seguito per questa fic, idealmente dedicata alla mamma dei nostri paladini. JK Rowling vuole che Harry sia un eroe a tutti i costi, eppure non è un santo, lo sappiamo tutti e non apprezza affatto l’altra sua crestura qui presente, quella che invece noi tanto amiamo e senza cui non sappiamo immaginare il buon Harry, allora, per questa volta, ho voluto mettere il destino dell’eroe nelle mani del suo bistrattato nemico...... Secondo voi cosa farà Draco?
La vostra gatta, Nuel